Il progetto formativo “In rete con i ragazzi” per l’uso corretto del web, dedicato a: insegnanti, pediatri e genitori
In rete con i ragazzi: dalla collaborazione tra Polizia, Società Italiana Pediatria, Anci, UniCredit ed anche Google arriva un progetto per l’uso positivo del Web.
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Parallelamente all’educazione dei ragazzi è necessaria una formazione itinerante rivolta a insegnanti, pediatri ed anche genitori.
Alla base dell’iniziativa ci sono i risultati dell’indagine svolta da Skuola.net su un campione composto da 10.000 ragazzi; gli stessi sono stati anche a Roma nel corso del convegno “In rete con i ragazzi, guida all’educazione digitale”.
Le parole del capo della Polizia Franco Gabrielli nel suo intervento:
“Una parola magica è responsabilità. Quando si usa la rete bisogna essere responsabili. La rete oggi ha introdotto un elemento devastante negli episodi di bullismo. Si vive in un villaggio globale dove è difficile limitare le conseguenze di quello che si scrive o dice”.
In rete con i ragazzi: disturbi
Dai dati emergono alcuni elementi che impongono una riflessione, soprattutto per i disturbi che i ragazzi, tra i 9 ed i 18 anni, hanno patito; tra i disturbi frequentemente diffusi troviamo: mancanza di concentrazione, poi bruciore agli occhi, ed anche dolori a collo e schiena, difficoltà a prendere sonno.
Per raggiungere l’obiettivo di un utilizzo positivo dei dispositivi elettronici nasce “In rete con i ragazzi, una guida all’educazione digitale”.
In rete con i ragazzi: insegnanti – pediatri – genitori
Altro elemento importante è la preparazione degli insegnanti, dei pediatri ed anche genitori che devono guidare i “ragazzi digitali” verso un corretto rapporto con il web; infatti possono aiutare a prevenire le possibili conseguenze negative sulla salute psicofisica e relazionale dei ragazzi; nonché contrastare il cyberbullismo ed anche le altre forme di abuso. Dunque, è stata realizzata una guida che riassume diversi aspetti importanti per favorire una navigazione sicura dedicata ai genitori, insegnanti e pediatri; inoltre sono state previste anche delle giornate dedicate alla formazione.
In rete con i ragazzi: dati indagine
Ben il 41% di adolescenti e preadolescenti passa più di 3 ore al giorno davanti a un dispositivo elettronico; mentre del restante 59%:
- il 29% trascorre davanti ai dispositivi elettronici comunque più due ore;
- il 20% almeno un’ora;
- mentre appena il 10% limita l’uso complessivo ad un’ora.
L’uso eccessivo incide sul benessere dei ragazzi:
- circa 25% riscontra scarsa concentrazione;
- mentre il 21% bruciore agli occhi;
- ma non mancano i fastidi articolari (12%), disturbi del sonno (10%) e dell’umore (7%).
Questi sono i dati che emergono dalla dichiarazione di 10.000 ragazzi tra i 9 e i 18 anni (quasi 4.000 tra i 9 e i 14 anni). Tra i quali, i segnali più preoccupanti arrivano dalla fascia 15-18 anni; infatti, il 44% ammette di usare i device per oltre 3 ore al giorno; mentre nella fascia 9-14 la percentuale scende 32%.
In merito al momento di utilizzo dei device:
- il 38% dei ragazzi racconta di usare lo smartphone prima di addormentarsi;
- poi il 24% di utilizzarli mentre studia a casa;
- mentre il 21% di accendere il telefono appena apre gli occhi la mattina.
Soltanto il 19% usa i dispositivi elettronici anche come strumento di approfondimento per gli studi.
Dipendenza da Smartphone e Tablet
I ragazzi confessano il loro rapporto stretto con i device:
- il 15% non potrebbe mai rinunciare a smartphone e tablet neanche per un giorno (18% tra 9 e 14 anni);
- invece il 16% potrebbe rinunciare al massimo per 1 giorno;
- mentre il 13% al massimo per 3 giorni;
- segue il 26% che non potrebbe farne a meno per più di 7 giorni;
- infine soltanto il 30% potrebbe arrivare ad 1 mese ed oltre.
Quasi il 20% ha avuto il primo device personale ad una età inferiore ai 9 anni; tra i 9-14 la quota sale al 24%.
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