Chiarimenti per le DSU presentate da gennaio 2020  INPS In arrivo gli avvisi bonari ad artigiani e commercianti

In arrivo gli avvisi bonari ad artigiani e commercianti

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Per la riscossione della rata di febbraio 2019 l’INPS in arrivo avvisi bonari ad artigiani e commercianti

 

Roma, lì 24/04/2019 – L’INPS vuole riscuotere: in arrivo gli avvisi bonari ad artigiani e commercianti.

 


L’INPS col messaggio n.1613 datato 19/04/2019 comunica che sta elaborando gli avvisi bonari destinati agli iscritti alla gestione artigiani ed alla gestione commercianti. Alla base c’è l’esigenza di incassare gli importi relativi alla rata di febbraio 2019 dei contributi previdenziali minimi, a cadenza trimestrale. Se dopo l’invio degli avvisi bonari l’INPS non riuscisse ad incassare, il processo di riscossione prevede l’invio degli avvisi di addebito aventi valore esecutivo. Nel caso di versamento avvenuto nel periodo di elaborazione degli avvisi bonari è possibile comunicarlo per via telematica.


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Ricorso agli avvisi di addebito per la riscossione dei contributi INPS dagli artigiani e commercianti: potenziamento dei processi di riscossione dell’INPS

A partire dal 01/01/2011, la riscossione degli importi vantati dall’INPS avviene con la notifica di un avviso di addebito, con valore di titolo esecutivo.

Il potenziamento dei processi di riscossione dell’INPS si è reso necessario per fare fronte alle omissioni di versamento; quindi, si è introdotto il nuovo sistema di riscossione che interesserà le modalità di recupero dei crediti contributivi dell’Istituto: l’avviso di addebito.

Gli elementi dell’avviso di addebito

Affinché possa avere efficacia l’avviso di addebito dovrà contenere, in relazione alla posizione del contribuente, i seguenti elementi che giustificano la pretesa:

  • il codice fiscale del contribuente;
  • la tipologia del credito con l’indicazione degli estremi dell’atto e la relativa data di notifica;
  • l’anno ed il periodo di riferimento del credito;
  • l’importo del credito distinto per singolo periodo e ripartito tra quota capitale, sanzioni ed interessi;
  • l’importo totale dei crediti contenuti nell’avviso comprensivi dei compensi del servizio di riscossione;
  • l’indicazione dell’Agente della Riscossione;
  • la sottoscrizione del responsabile che ha accertato l’omissione contributiva e che ha emesso l’atto.

Le procedure di espropriazione forzata dopo l’avviso di addebito

L’avviso di addebito contiene l’intimazione al pagamento entro 60 giorni dalla sua notifica. Comunque, rimane anche la possibilità di rateare l’importo dovuto.

Se allo scadere dei 60 giorni non dovesse risultare il pagamento, l’Agente della Riscossione potrà avviare le procedure di espropriazione forzata.

L’INPS può ricorrere all’avviso di addebito per contributi previdenziali non versati, in tutto o in parte, ovvero versati in ritardo.

L’avviso bonario prima dell’avviso di addebito

L’INPS sulla base dell’art.24, c.2, D.Lgs. 26.02.1999 n.46, può richiedere il pagamento del debito mediante avviso bonario, prima ancora di emettere l’avviso di addebito.

Nel caso in questione, per gli iscritti alle gestioni artigiani ed alle gestioni commercianti scattano gli avvisi bonari per l’incasso della rata di febbraio 2019.

Le comunicazioni sul recupero dei contributi minimi non saranno più inviate a mezzo posta; infatti, verranno messe a disposizione del contribuente nel Cassetto previdenziale telematico, selezionando dal “Menù”:

  • Posizione assicurativa -> Avvisi bonari (per vedere i dati);
  • Comunicazione bidirezionale -> Atti emessi -> Avvisi bonari generalizzati (per vedere la comunicazione).
  • Contestualmente sarà inviata una e-mail ai titolari della posizione contributiva ed ai loro intermediari.Nel caso di pagamento già effettuato, si potrà comunicarlo attraverso il servizio raggiungibile attraverso il percorso:
    • Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti -> Sezione Comunicazione bidirezionale -> Comunicazioni -> Invio quietanza di versamento.

Altre notizie di economia nella pagina del sito.

 

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Autore dell'articolo: Paolo Di Sante

Ogni giorno genitori danno tutto per la famiglia, lavoratori si sacrificano per lo stipendio, disoccupati cercano lavoro, imprenditori e professionisti cercano di mandare avanti l'attività. E poi c'è l'Italia, un paese intasato di burocrazia e norme che sembrano remare contro chi si alza la mattina per affrontare la giornata. Tutto ciò ha mosso in me la voglia di pubblicare studi, ricerche ed appunti che sono frutto di oltre un ventennio di lavoro: adempimenti fiscali, civilistici ed amministrativi; servizi alle aziende ed alle persone in campo amministrativo e finanziario. Credo che la diffusione delle informazioni porti equità sociale. Il mio motto preferito: "l'unione fà la forza".