Imprenditorialità femminile e occupazione: il rapporto è positivo. I risultati dell’indagine Confcommercio Unioncamere
“Donne imprenditrici in una economia e in una società che cambia” è il titolo dell’indagine sull’imprenditorialità femminile.
Nel rapporto dunque si sottolinea come, in Italia, ad oggi sono 1,3 milioni, in aumento del 2,7% rispetto a 5 anni fa.
Un “motore rosa” che, a sua volta, genera occupazione per oltre 3 milioni di addetti ma “vivono” meno anni rispetto a quelle maschili.
Nel commercio e nel turismo inoltre gli occupati in imprese femminili sono oltre un milione, pari al 18,4% del totale addetti del settore.
Mentre si arriva al 22,6% nel settore dell’alloggio e della ristorazione).
Nonostante questo però esistono ancora spazi da colmare per l’imprenditorialità femminile
Infatti: se in Italia si registrano 105 femmine per 100 maschi in termini di abitanti, ci sono 72 occupate per 100 occupati.
Solo 45 donne titolari o socie per 100 maschi e infine 28 imprese femminili per 100 maschili.
Altro aspetto importante: le imprese femminili, definite giovanili (Under 35), incidono di più rispetto alle maschili (12,4% contro 8,6% per il totale economia).
Ma c’è da dire che le imprese femminili “vivono” anche meno anni rispetto a quelle maschili: 2,3 anni in meno, per il totale economia.
Mentre sono 10 anni in meno rispetto a 12,3 per commercio e turismo e 10,5 anni in meno rispetto a 12,8.
Un rapporto nel quale dunque emerge che le imprese femminili va crescendo all’interno di alcune difficoltà
Dati che vengono infine analizzati dal presidente di Terziario Donna Confcommercio Patrizia Di Dio:
Dalla ricerca emerge che la spinta a intraprendere per le donne è dettata dalla voglia di valorizzare le proprie competenze e le proprie idee innovative.
Quindi più dall’opportunità che dalla necessità.
Quando le motivazioni sono più forti, più forte è la probabilità di avere successo personale ed economico.
Possiamo dire che non solo riteniamo che la donna possa essere il motore della ripresa ma che lo è anche per l’economia.
Dal canto suo infine Tiziana Pompei, vice segretario generale di Unioncamere aggiunge:
L’impresa al femminile continua a diffondersi nel nostro Paese e ha un peso sempre più importante nella nostra economia.
Numeri importanti, anche grazie al contributo di tante giovani donne che attraverso l’impresa desiderano realizzare le proprie aspirazioni.
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