Coronavirus, il Parlamento europeo accorcerà la plenaria per ragioni di sicurezza
Da quanto si apprende il Parlamento europeo accorcerà la plenaria che si terrà questa settimana a Bruxelles. La seduta è stata, infatti, spostata da Strasburgo alla capitale belga per motivi di sicurezza. La plenaria sarà, dunque, “più corta del solito“, per decisione della Conferenza dei Presidenti. Lo ha riferito il portavoce capo del Parlamento, Jaume Duch Guillot, durante la riunione con la stampa a Bruxelles.
La Conferenza dei Presidenti, composta dal Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, e dai capi dei gruppi politici, ha deciso ora di annullare le giornate di mercoledì e giovedì e di chiudere i lavori già domani sera. Quindi, oggi ci sarà solo l’apertura della sessione. Domani, invece, la giornata sarà completa, con i dibattiti sulla giornata internazionale delle donne, sul coronavirus, alla presenza della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sulla crisi migratoria al confine greco-turco e sul quadro finanziario pluriennale, con il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. In questa sessione plenaria, quindi, non sono previste votazioni.
Per tutti, inclusi gli europarlamentari, si raccomanda di “conservare una distanza di almeno un metro” di distanza gli uni dagli altri, cosa che vale “anche nell’emiciclo“, dove “sarebbe difficile osservarla durante le votazioni, ma visto che non ci sono voti” sarà possibile mantenere la distanza di sicurezza anche in aula.
Un’epidemia che rischia di diventare pandemia
Mentre i contagi in Cina e Corea del Sud rallentano, l’Europa si trova in prima linea a gestire l’epidemia. Dopo la conferma di due casi a Cipro, ora sono tutti i paesi dell’Ue a essere interessati dal coronavirus. Un’epidemia che però rischia di diventare pandemia: una minaccia che per l’Organizzazione Mondiale della Sanità è “diventata molto reale“.
Fonte Immagine: Unione Professionisti