Uno studio sui topi suggerisce che il clofoctolo (Clofoctol) inibisce la replicazione del SARS-CoV-2 e riduce la patologia polmonare.
I farmaci reimpiegati hanno spesso un percorso più rapido verso l’uso clinico, perché hanno già dimostrato di essere sicuri nelle persone. Una ricerca pubblicata il 19 maggio sulla rivista open access PLOS Pathogens da Sandrine Belouzard e Jean Dubuisson dell’Istituto Pasteur di Lille (Francia) e colleghi, suggerisce che il clofoctolo (clofoctol) può essere un trattamento efficace per le infezioni da SARS-CoV-2 nei topi.
Il clofoctolo: un trattamento efficace contro la SARS-CoV-2
Sebbene i vaccini COVID-19 riducano i ricoveri e i decessi, non controllano la trasmissione del virus e sono necessarie terapie efficaci a prezzi accessibili. I precedenti tentativi di riutilizzare i farmaci per trattare i pazienti affetti da COVID-19 sono stati finora infruttuosi. Per identificare potenziali terapie antivirali efficaci contro la COVID-19, gli scienziati hanno consultato la farmacoteca di Apteeus, una raccolta di 1.942 medicinali approvati, per identificare le molecole che mostrano attività antivirale contro la SARS-CoV-2. Gli autori hanno selezionato il clofoctolo in base alla sua potenza antivirale. Hanno testato la loro ipotesi misurando gli effetti del farmaco in questione, nei topi infettati dal SARS-CoV-2.
I ricercatori hanno scoperto che i modelli transgenici trattati con clofoctolo presentavano una diminuzione della carica virale; poi una riduzione dell’espressione genica infiammatoria e una riduzione della patologia polmonare. Sono necessari studi futuri per comprendere meglio il potenziale terapeutico del farmaco nei pazienti affetti da SARS-CoV-2, .poiché lo studio è limitato dalle differenze fisiologiche tra esseri umani e topi.
Inoltre, i topi sono morti solo due giorni dopo il trattamento, quindi non si conoscono gli effetti a lungo termine
Secondo gli autori:
“Le proprietà antivirali e antinfiammatorie del clofoctolo, associate al suo profilo di sicurezza e a una farmacocinetica unica,. sono un valido motivo per proporre il clofoctolo come candidato terapeutico accessibile per il trattamento dei pazienti affetti da COVID-19. Infine, il costo relativamente basso di questo farmaco è considerato anche un’ottima alternativa per la terapia dei pazienti affetti da questa infezione”.
“Gli antivirali contro la SARS-CoV-2 sono assolutamente necessari”, commenta Dubuisson. “In questo studio, abbiamo esaminato una raccolta di composti farmacologici e abbiamo identificato il clofoctolo come antivirale contro il SARS-CoV-2. Abbiamo inoltre dimostrato che, in vivo, il clofoctolo è in grado di combattere la SARS-CoV-2 in modo efficace. Successivamente è stato dimostrato che questo composto riduce l’espressione dei geni infiammatori, abbassa la patologia polmonare e diminuisce la carica virale”.