Sgarbi a ‘Le Iene’ su caos biglietti Colosseo e rapporti con Sangiuliano

Il caso Sgarbi scuote il governo

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ROMA – Il caso Sgarbi scuote il governo: “Sono gravi e volgari le battutacce sessiste pronunciate da Vittorio Sgarbi all’inaugurazione dell’estate al Maxxi, ma ancora più grave è la reazione di Alessandro Giuli, Presidente della Fondazione, che – a quanto riferisce la stampa – di fronte alla garbata e riservata lettera di protesta di 49 dipendenti, una quarantina dei quali donne, ha pensato bene di usare toni intimidatori nel corso di incontri singoli che si sono svolti nel corso di una giornata. Chiediamo al Ministro Sangiuliano di venire a riferire in Aula e di spiegare le ragioni per cui un’istituzione culturale importante come il Maxxi possa essere oggetto di una deriva degradante come questa e se ritenga possibile che, di fronte al legittimo sconcerto dei dipendenti, il Presidente reagisca con un atteggiamento non in linea con il ruolo che è chiamato a svolgere”, dichiarano in una nota congiunta i componenti delle commissioni cultura di Camera e Senato.

“Riteniamo inaccettabile – aggiungono – la condizione di timore e soggezione nella quale sono state poste tutte le persone, prevalentemente donne, che da portatrici di una legittima richiesta di attenzione su un tema importante, non solo non sono state tutelate ma, sembrerebbe, intimorite”.

Il caso Sgarbi scuote il governo

“Sono da sempre e categoricamente lontano da manifestazioni sessiste e dal turpiloquio, che giudico sempre e in ogni contesto inammissibili e ancor più in un luogo di cultura e da parte di chi rappresenta le Istituzioni. Il rispetto per le donne è una costante della mia vita. Per me essere conservatori significa avere una sostanza, uno stile e anche un’estetica di comportamento”: così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha scritto una lettera al presidente del Maxxi, Alessandro Giuli, per chiedere spiegazioni su quanto accaduto.

“La libertà di manifestazione del pensiero deve essere sempre massima e garantita a tutti, ma trova il suo limite nel rispetto delle persone – aggiunge – Anche le forme dell’espressione non devono mai ledere la dignità altrui. Le istituzioni culturali, e so che Alessandro Giuli è d’accordo con me, devono essere aperte e plurali ma lontane da ogni forma di volgarità. Chi le rappresenta deve mantenere un rigore più alto di altri”, conclude Sangiuliano.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24