Grande Boucle

Grande Boucle, i cento anni della maglia gialla

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La Grande Boucle è pronta per festeggiare i cento anni della maglia gialla. L’edizione 2019 del Tour de France partirà proprio domani, sabato 6 luglio da Bruxelles. I corridori che prenderanno il via alla manifestazione sono quindi pronti per regalare grandi emozioni a tutti gli appassionati di ciclismo.

La maglia gialla nasce nel 1919 e celebra il primo classificato al termine delle tre settimane di corsa.  Christian Prudhomme, al momento direttore del Tour ha raccontato a Le Figaro: “Alla sua nascita, nella Francia vittoriosa ma esangue nell’immediato dopoguerra, saranno i corridori delle due ruote a lanciarsi sulle strade rotte, distrutte dalle schegge, a mangiare la polvere. Correvano di notte. Partivano e arrivavano di notte”. La maglia gialla dunque “permetteva di distinguere il primo”. Prudhomme ha poi sottolineato: “C’era uno spirito che permetteva di uscire dalle tenebre della guerra”.

Grande Boucle, tutto pronto per il suo inizio

La Grande Boucle, ossia il Tour de France partirà il sei luglio con l’edizione numero 106. La manifestazione ciclistica terminerà il 28 luglio quando verrà consacrato il vincitore della tanto prestigiosa maglia gialla. Saranno quindi 21 tappe ricche di emozioni, dove i corridori arrivano pronti per darsi battaglia chilometro dopo chilometro alla conquista della maglia gialla. Fu Henri Desgrange a creare la maglia gialla. Lo stesso, già nel 1903 aveva creato il Tour de France. La maglia colorata entrerà poi a far parte anche del Giro d’Italia, dove si opterà per un maglia rosa, ben visibile anche dall’alto. La maglia rosa, in questo caso, è ispirata alla Gazzetta dello Sport, e fa la sua comparsa per la prima volta al Giro d’Italia nel 1931. Dopo il Tour de France, il Giro d’Italia è la manifestazione ciclistica europea più importante.

Non resta quindi che godersi tutte le 21 tappe del Tour de France per scoprire chi, dei tanti corridori presenti, riuscirà a salire sul gradino più alto del podio.

Fonte immagine: ilfoglio

 

 

 

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Autore dell'articolo: Annamaria Sabiu