Gli spostamenti prima del Codiv19: come si muovevano gli italiani? Cinque mesi dall’inizio del 2020 e sembra un secolo visto che è tutto cambiato
Da fine febbraio la vita degli italiani e del mondo intero ha visto mutare abitudini consolidate come per gli spostamenti prima del Codiv19, sembra passato un secolo.
Quaranta giorni e più in casa, si poteva uscire solo per necessità, lavoro e salute; dal 18 maggio invece si vive una nuova normalità ma quanto fatto fino a tre mesi fa ci sembra un sogno.
Ora si può uscire è vero, ma è tutto diverso: file ai negozi per entrare, mascherine e guanti nei locali, distanziamento sociale e (per ora) le uscite solo all’interno della propria regione (per ora).
Ma come si muoveva la popolazione nel 2019? L’Istat ha posto in essere un’indagine sull’argomento
Non ci si può abbracciare (per ora), non si può stare vicini (per ora): tutte cose che prima erano la normalità, ora dunque sono in standby.
Anche viaggiare, muoversi, semplicemente per andare a lavoro, non è come un anno fa (sono passati solo 5 mesi).
Ecco che l’Istat ha fotografato la mobilità italiana prima del Coronavirus evidenziando per esempio che Nel 2019 hanno usato tram, autobus e filobus 3 milioni di persone tutti i giorni; mentre 3 milioni più volte alla settimana.
Hanno invece viaggiato in treno 500mila persone tutti i giorni al Nord e 470mila lo hanno preso più volte a settimana.
Per andare a lavoro con i mezzi pubblici 1 su 2 ha impiegato più di 30 minuti; mentre per andare a scuola con i mezzi pubblici ha impiegato più di 30 minuti oltre il 40% di studenti.
Italiani in giro prima della pandemia diverse situazioni tra Nord, Centro e Sud
Tram, autobus e filobus la scelta infatti per 1,5 milioni di cittadini del Nord; al Centro 740mila e 700mila e al Mezzogiorno 670mila e 770mila.
Il treno invece è stato il mezzo preferito da 470mila persone del Nord, Centro 220mila e al Sud e nelle Isole 170mila.
Ancora: l’uso dei mezzi pubblici per andare scuola da oltre il 40% di studenti del Nord al 30% di quelli del Mezzogiorno.
Infine, tra gli occupati, nel 2019, 1 su 5 è uscito di casa entro le 6:30, oltre il 60% tra le 7 e le 8. Il 70% degli studenti è uscito tra le 7:30 e le 8.
Foto: Istat.it