Un gruppo di biofisici sardi dell’Università di Cagliari ha presentato alla conferenza di Berlino un lavoro sulla ricerca di nuovi antibiotici.
Il lavoro è intitolato A virtual screening method to predict permeation of molecules in Gram negative bacteria.
La ricerca rappresenta dunque la conclusione di un progetto europeo finanziato dalle iniziative di Medicina innovativa attraverso la piattaforma New-Drug-4-Bad-Bugs.
Il gruppo di Biofisica chimica, composto da ricercatori dei dipartimenti di Fisica e di Scienze chimiche e geologiche, è stato premiato nella capitale tedesca.
Durante la conferenza: Novel antimicrobials and Amr diagnostics 2019, infatti, ha conquistato il pubblico per la migliore presentazione.
A guidare la squadra cagliaritana è Matteo Ceccarelli, docente di Fisica applicata.
Come riportato dall’Ansa, Ceccarelli ha spiegato:
“Entro due anni si può arrivare a proporre il nostro modello di predizione anche con la costituzione di una start up.
Inoltre, come piattaforma virtuale a servizio di quelle Sme che operano nella ricerca di nuovi antibiotici, offrendo la possibilità di ridurre i tempi e le spese legati alla ricerca”.
Antibiotici, le dichiarazioni di Ceccarelli
Un team di biofisici dell’Università di Cagliari ha ricevuto un premio a Berlino per la ricerca su nuovi antibiotici.
La conferenza è una piattaforma per piccole e medie imprese, startup, big-pharma, università e investitori privati e pubblici, il cui fine è quello di discutere strategie e sfide per coloro che operano nel campo degli antinfettivi.
A capitanare la squadra è il docente Matteo Ceccarelli che ha fornito delle spiegazioni al riguardo:
“Da diversi anni lavoriamo per arrivare a predire, attraverso modelli molecolari simulati, la permeazione di antibiotici e vari inibitori nei batteri appartenenti alla famiglia delle enterobacteriaceae.
Il docente ha poi aggiunto:
“Tra questi, vi sono numerosi batteri patogeni.
Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae, sono classificati dall’Organizzazione mondiale della sanità come altamente prioritari per la necessità di trovare nuovi antibiotici che li contrastino”.
Il lavoro sarà pubblicato sulla rivista European biotechnology.
Fonte immagine: Ansa