Germania: Angela Merkel, via fondi al partito estremista

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Angela Merkel premier della Germania e leader europea, alla camera bassa del parlamento di Berlino ha votato giovedì scorso il taglio delle sovvenzioni pubbliche ai partiti “ostili alla costituzione” della Repubblica federale. Il ministro della Giustizia Heiko Maas afferma: “le entrate fiscali destinate all’Npd equivalgono a un investimento diretto nell’incitamento all’estrema destra: i nemici della democrazia non possono essere finanziati dallo Stato”.

Nel mirino infatti c’è innanzitutto  il partito di estrema destra Npd, Partito Nazionaldemocratico tedesco, che spesso è stata accostata alla tradizione neonazista e che da sempre si scaglia con violenza contro l’immigrazione, al grido “la Germania ai tedeschi”.

La polemica nasce a seguito del fatto che la legge tedesca assegna finanziamenti pubblici alle formazioni politiche che esprimano rappresentanti nelle assemblee legislative dei singoli Land, nel parlamento federale e in quello europeo. Attualmente il partito di estrema destra, che ora può contare solamente su un unico europarlamentare, aveva ricevuto contributi statali per un complessivo di 1,3 milioni di euro nel 2015 e di 1,4 milioni nel 2014, invece l’anno scorso e riuscito a incassare 1,1 milioni di euro.

Comunità ebraiche della Germania favorevoli, l’NPD annuncia battaglia

Favorevole alla decisione della cancelliera e del suo governo sono le comunità ebraiche, che per voce del Consiglio centrale degli ebrei tedeschi giudicavano “intollerabile” il fatto che “si potesse diffondere propaganda anti democratica o filonazista, come nel caso dell’Npd, grazie al denaro dei contribuenti”.

La battaglia del partito non si ferma qui, infatti nonostante il taglio dei fondi della Germania al suo partito estremista, proprio l’Npd ha ottenuto una significativa vittoria politica a gennaio, quando la Corte di Cassazione federale ha stabilito che le espressioni xenofobe interne al partito erano troppo irrilevanti per costituire una minaccia concreta all’ordinamento democratico, quindi forti di questa affermazione vanno avanti più che mai decisi a fare battaglia. Comunque questo parere della corte di cassazione non ha impedito il taglio dei fondi, sicuramente premeditato da tempo dalla maggioranza.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24