Fare la spesa costa

Fare la spesa costa, prezzi ancora alti

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Fare la spesa costa, prezzi ancora alti. Causa emergenza Coronavirus la forbice è sempre ampia e pesa sul portafoglio dei consumatori

La pandemia ha generato una serie di effetti collaterali tra i quali gli alimenti, infatti fare la spesa costa ancora con i prezzi in aumento.

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, analizza dunque i dati diffusi dall’Istat e dichiara:

Aumentano i prezzi dei prodotti alimentari al consumatore, ma diminuiscono quelli pagati agli agricoltori: la forbice incide pesantemente sulle tasche degli italiani e sul settore primario.

L’istituto di statistica infatti mostra come negli ultimi mesi i prezzi nelle campagne siano sempre più compressi, mentre le filiere alimentari abbiano aumentato quelli al consumatore rispetto allo scorso anno.

Questo ha scatenato dunque un incremento continuo delle quotazioni che è rallentato soltanto negli ultimi due mesi, mantenendo comunque lo stesso andamento.

Il carrello della spesa dunque ha visto un aumento del 2,8% a maggio rispetto allo stesso mese dello scorso anno e del 2,7% a giugno 2020

A ciò però va aggiunto che i prezzi all’origine sono diminuiti rispettivamente del 3,5% e dell’1,7% nello stesso periodo.

Confagricoltura ha inoltre preso in considerazione il 2020, da gennaio ad oggi; dall’analisi emerge che i prezzi all’origine dei prodotti agricoli hanno registrato, mese dopo mese, una riduzione continua.

E questo mentre da gennaio a maggio i valori dei prodotti alimentari al consumo hanno avuto aumenti in successione.

Il presidente Giansanti continua:

Il fenomeno deve far riflettere.

Se negli ultimi mesi i prezzi nelle campagne sono sempre più compressi, le filiere alimentari hanno aumentato i costi per il consumatore rispetto allo scorso anno.

E’ evidente che questo penalizza fortemente le imprese agricole in termini di redditività, creando squilibri di rilievo.

Il settore primario italiano assicura alta qualità e sicurezza alimentare.

E’ indispensabile trovare l’equilibrio che riconosca il lavoro degli agricoltori, remunerandoli, e garantisca il giusto prezzo ai consumatori che scelgono la qualità italiana.

 

 

Foto di John Lambeth da Pexels

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24