ExoMars rinviata. La difficile situazione sanitaria che coinvolge tutto il mondo ha costretto ESA e Roscosmos a spostare il lancio della missione.
ExoMars rinviata: la decisione
La chiusura per la pandemia dei vari centri coinvolti nello sviluppo della missione e il consecutivo rallentamento dei lavori hanno costretto l’agenzia spaziale europea e quella russa a rinviare ExoMars di due anni. La finestra di lancio di 18 giorni, prevista questa estate, non garantisce il tempo necessario per preparare gli ultimi test.
Il lancio è spostato a Settembre 2022. Proprio quando il pianeta Marte e il pianeta Terra si ritroveranno di nuovo vicini. Il comunicato ufficiale dice: “La decisione nasce dalla necessità di poter garantire una più alta probabilità di successo nelle operazioni atte a raggiungere e studiare la difficile superficie marziana. Per questo motivo è stato deciso di dare più tempo per le attività di completamento e controllo delle parti principali che compongono la missione”.
Cos’era la missione ExoMars?
Un modulo di discesa e un rover compongono la missione. Rosalind Franklin, il nome con cui è stato battezzato il rover, avrà il difficile compito di trovare tracce di vita, passata o presente, nel suolo marziano. Il sito del lancio è stato selezionato fra una rosa di candidati. Si tratta della pianura di Oxya, nelle regioni equatoriali del pianeta, dove sono presenti tracce di acqua passata. A bordo del rover è presente un trapano fabbricato in Italia, in grado di perforare il suolo fino a una profondità di due metri.
Le preoccupazioni di ESA e Roscosmos sono bene fondate: nessuna sonda, oltre a quelle statunitensi, è mai riuscita con successo ad ammartare. L’ultimo fallimento, datato 2016, (parte della prima fase della missione ExoMars) ha visto il rover Schiaparelli schiantarsi sul suolo marziano a causa di un errore nella programmazione. Motivo in più dietro la scelta cauta delle due agenzie. La decisione di rinviare il lancio ha trovato partner istituzionali e industriali concordi.
Fonte foto: ESA