Essere mamma essere atleta si può. Oggi è la festa della mamma, una giornata che celebra la persona più importante della nostra vita
Una festa dedicata a tutte le donne con figli quindi essere mamma essere atleta e un binomio che non deve spaventare.
Anzi, oggi sono tantissime le sportive che tornano all’attività agonista dopo essere diventate mamme e con risultati eccellenti.
Per fortuna dunque questo tabù è stato cancellato e un’atleta ha diritto di credere nei suoi sogni sportivi anche mentre allatta da un allenamento e l’altro.
Essere mamma essere atleta si può, infatti sono tanti gli esempi di donne con figli che vincono ancora nelle loro discipline
Un esempio su tutti nel nostro paese è la schermitrice Valentina Vezzali che torna in gara a soli 83 giorni dalla nascita del suo secondogenito Andrea.
E sono gare, da quel momento in poi, che sanno di vittoria come la medaglia di bronzo individuale e la medaglia d’oro a squadre ai mondiali di Scherma Kazan 2014 nel Fioretto.
Altra atleta mamma di grande successo è canoista Josefa Idem: diventa mamma per la prima volta nel 1995 e pochi mesi dopo è in acqua.
Risultato? Nel 1996, ai Giochi della XXVI Olimpiade di Atlanta, vince il bronzo nel K1 500 m; non finisce qui in quanto dal 1997 al 2002 conquista:
- 3 titoli mondiali (e altri 10 piazzamenti sul podio),
- 5 titoli europei,
- la medaglia d’oro nel K1 500 m ai Giochi della XXVII Olimpiade di Sydney del 2000.
Un’altra mamma vincente è Elisa Di Francisca: dopo Giochi Olimpici di Rio 2016, al suo rientro vince l’oro nella Coppa del Mondo di Algeri.
Essere mamma ed essere sportive è dunque possibile anche grazie al contributo del governo
Esiste infatti dal 2018 un Fondo ad hoc, per le atlete non professioniste, come sostegno durante il periodo di gravidanza con contributi fino a mille euro al mese.
Uno stanziamento riconosciuto sia per il 2020 sia per il 2021.