Esecuzione Muhammad al-Maghrabi, 41, who was convicted of raping and murdering a three-year-old girl, reacts as he is prepared to be executed in Sanaa

Esecuzione – Foto in diretta Live TV: Yemen, stupratore giustiziato in piazza, ripreso dalla folla.

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Esecuzione in piazza, trasmessa in TV live in Yemen: Muhammad al-Maghrabi, 41 anni è stato ucciso davanti a una folla di migliaia di persone, nella capitale di Sanaa. 

Molti hanno registrato l’esecuzione capitale sui loro telefoni cellulari.

Ucciso con una Esecuzione esemplare in diretta:

L’uomo che ha rapito e ucciso una bimba di 3 anni è stato giustiziato: fermato ad un posto di blocco, e catturato.

Un uomo che ha violentato e ucciso una bimba di tre anni è stato giustiziato con dei colpi di fucile.

Esecuzione in piazza: la folla registra con lo smartphone

Muhammad al-Maghrabi, 41 anni, è stato ucciso mentre si trovava sul pavimento dopo la sua confessione sulla morte della bambina Rana Yahya Al-Matari.

La sua esecuzione in piazza, è stata trasmessa in TV live in Yemen.

All’esecuzione della condanna in  piazza Tahrir, che è stata trasmessa in televisione, hanno assistito moltissime persone, circa 10mila secondo il fotografo Abdulkareem Ziraei, che era presente.

I giornali internazionali hanno parlato di questa storia perché è raro che delle esecuzioni vengano trasmesse in TV: quella di ieri è stata organizzata dagli Houthi, uno dei due schieramenti che dal 2015 combatte la guerra civile nel paesee che da più di due anni ha il controllo di Sanaa.

È stato ucciso davanti a una folla di migliaia di persone, tra cui molti che hanno registrato ciò che è accaduto sui loro telefoni cellulari, nella capitale di Sanaa.

Le sue mani erano legate dietro la schiena mentre veniva portato da un mezzo della polizia penitenziaria, prima di essere messo su un tappeto davanti alla folla di gente.
Un agente di polizia, si e avvicinato a lui e lo ha ucciso sparandogli nella schiena mentre giaceva sul pavimento legato.

L’omicidio di una bimba, inteso con violenza e abusi, secondo la legge sharia, è punibile con la pena di morte, ma in alternative le famiglie delle vittime di tali orrori possono chiedere alle autorità che la pena inflitta sia meno severa.

Al-Maghrabi ha ammesso di aver stuprato la ragazza nella sua capanna a sud della capitale.

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24