Due piramidi riaperte in Egitto dopo più di mezzo secolo.
L’Egittologia, una scienza affascinante che coinvolge molti settori: dall’archeologia alla matematica e tante altre materie di studio, fino alla medicina.
Le piramidi egiziane sono custodi di misteri e segreti non ancora completamente svelati o decifrati e rappresentano un patrimonio culturale dell’intera umanità.
Fin dall’antichità hanno destato curiosità, ad iniziare da Erodoto e Plutarco.
Col rinascimento iniziano i primi studi sui geroglifici ed il tentativo di tradurli nelle lingue dell’epoca.
J. F. Champollion fu il primo ad intuire che in essi erano contenuti i nomi dei re, dei faraoni e delle regine e ne elencò i primi nomi.
Napoleone Bonaparte, subendo il fascino delle piramidi, portò con sé studiosi che iniziarono le prime ricerche archeologiche.
Favorì così lo sviluppo e la divulgazione dei risultati, dando il via all’Egittologia.
Due piramidi riaperte in Egitto dopo più di mezzo secolo – L’Egittologia
L’Egitto è stata da sempre una terre di miti, di una grande civiltà riscoperta nel corso dei secoli ed oggi patrimonio universale di cultura.
Oggi è meta di turismo e di ricerche condotte da molte nazioni e studiosi di Università in collaborazione col Ministero dei beni Culturali egiziano.
E’ semplicemente superfluo elencare le numerose e più celebri piramidi presenti nelle numerose aree archeologiche, forse la più celebre è la Valle dei Re.
L’Egittologia è una scienza basata sui lavori di scavo e sullo studio dei misteri che il terreno contiene nella sua diversa stratigrafia archeologica e geologica.
Le tecniche moderne, oggi vedono l’applicazione delle scienze informatiche e finanche quelle di fisica nucleare nel settore archeologico, nel tentativo di carpire i segreti che nascondono le piramidi, le loro forme, i loro contenuti scientifici e storici.
La piramide di Snefru
Grande attenzione è dedicata oggi dagli studiosi alla piramide di Snefru, al fine di svelare il suo grande mistero:.
Perché ha una doppia pendenza angolare? Perché ha questa caratteristica (unica nel suo genere) e quali erano i veri obiettivi dei grandi architetti costruttori della piramide?
La piramide di Snefru si trova tra Saqqara sud ed il sito archeologico di Mazguneh e a circa 45 chilometri da Il Cairo.
La caratteristica di questa strana piramide è costituita dal cambiamento dell’angolo ad un’altezza di circa metri 45 metri: all’improvviso si riduce l’angolo di inclinazione e il monumento assume l’aspetto di un rombo. Da qui l’appellativo di piramide romboidale.
La piramide di Snefru ha una base di 187,96 metri e un’’altezza di 97,38 metri.
Si è fatta l’ipotesi che l’angolo sia stato diminuito durante la costruzione per evitare la possibilità di un probabile crollo della struttura dovuto all’eccessivo angolo di inclinazione.
Qualche altro studioso afferma invece che la piramide romboidale di Snefru costituisce il primo passo del passaggio dalle piramidi a gradoni a quelle geometriche, basate su criteri matematici e scientifici, del resto tutta la scienza delle costruzioni è basata sulla geometria e sulla matematica.
Due piramidi riaperte in Egitto dopo più di mezzo secolo
La piramide di Snefru e un’altra dalle stesse caratteristiche site nella zona archeologica di Dahshur (nella zona chiamata necropoli di Menfi), riaperte di recente al pubblico e alla visita di studiosi e turisti.
Grande interesse l’avvenimento anche perché avviene dopo che le due piramidi erano state chiuse per ben 54 anni e oggi sono state restituite al godimento culturale dell’intera umanità.
E’ appena il caso di sottolineare che le due piramidi fanno parte del patrimonio universale dell’Unesco.
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