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Donne lavoro e famiglia: conciliazione possibile?

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Donne lavoro e famiglia: conciliazione possibile? Ad essere penalizzate sarebbero le donne e le madri che devono rinunciare o non hanno mai lavorato

Non è proprio un quadro dei più riusciti quello che mette insieme donne lavoro e famiglia; secondo un’indagine Istat l’11% non ha mai lavorato per prendersi cura della prole.

Conciliare quindi il lavoro e la cura dei figli è un problema per più di un terzo dei genitori italiani occupati che mettono su famiglia.

Dati impietosi per le donne secondo l’Istat: nel 2018, il tasso di occupazione delle madri tra 25 e 54 anni alle prese con i figli fino a 14 anni, è del 57% a fronte dell’89,3% dei padri.

Donne lavoro e famiglia, nemmeno i servizi pubblici e privati possono essere di aiuto

Infatti tra le madri di figli piccoli che dicono di non utilizzare i servizi, il 15% ne avrebbe bisogno; le motiviazioni di tale rifiuto riguardono i costi (9,6%) oppure assenti o senza posti disponibili (4,4%).

Sono le lavoratrici del Mezzogiorno, nel dettaglio, quelle che ricorrono meno ai servizi.

La conciliazione è stata al centro di un approfondimento Istat a seguito di un modulo a livello europeo

Dai dati emerge che in Italia nel 2018 sono stati 12 milioni 746 mila le persone tra i 18 e i 64 anni (34,6%) che si prendono cura dei figli minori di 15 anni o di parenti malati, disabili o anziani.

Inoltre le donne, da 18 a 64 anni che hanno avuto figli nel corso della vita, lche hanno interrotto l’attività lavorativa allo scopo di prendersi cura dei figli piccoli sono quasi il 50%.

a maternità obbligatoria, per chi ha potuto usufruirne, è inclusa in questa fase di interruzione; la percentuale è più alta al Nord (61,6%) e tra le donne con almeno la laurea (71,8%).

Lavoro e cura 2019

Donne lavoro e famiglia: ma quanto prendono di stipendio le lavoratrici?

Da precisare che a fine 2017 in Italia si contano un milione e 330 mila attività economiche a conduzione femminile (21,86% del totale).

A questo però non fa seguito uno stipendio adeguato che risulta cioè essere più basso del 18,8% contro il 16% previsto in tutta l’Unione Europea.

Anche per la casalinghe il problema è il medesimo; si stima infatti che il numero medio di ore di lavoro non retribuito svolto ogni anno da una casalinga è stimato pari a 2.539.

 

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Autore dell'articolo: Francesca DI Giuseppe

Francesca Di Giuseppe, nata a Pescara il 27 ottobre 1979, giornalista e titolare del blog Postcalcium.it. Il mio diario online dove racconto e parlo a mio della mia passione primaria: il calcio Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Teramo con una tesi dedicata al calcio femminile. Parlare di calcio è il mezzo che ho per assecondare un’altra passione: la scrittura che mi porta ad avere collaborazioni con diverse testate giornalistiche regionali e nazionali.