Il fratello ha confessato di aver ucciso e poi fatto a pezzi la donna. Lo ha ammesso qualche ora fa, l’uomo di 61 anni, Maurizio Diotallevi. Dopo aver ucciso la sorella, ha raccontato ai Carabinieri, ha fatto a pezzi il corpo con un’ascia, disseminando poi le parti in vari cassonetti della capitale. Le gambe, occultate già ieri sera, erano state gettate in un cassonetto di viale Maresciallo Pilsudski, il resto del corpo in via Guido Reni.
A ritrovare le gambe è stata una rom mentre rovistava nei cassonetti. Nel quartiere Parioli, la Roma Bene, la donna avrebbe trovato le gambe che si stavano già decomponendo. Ha dato l’allarme prima di avere un malore.
La donna e il fratello avevano problemi economici
Da quanto si apprende dai vicini e dalla confessione dell’uomo, i due vivevano assieme in un casa di via Guido Reni, la stessa dove il fratello ha gettato una parte del corpo. Avevano problemi economici seri, ma solamente la donna lavorava e l’uomo era solito chiedere un aiuto economico alla donna.
Forse, il rifiuto della sorella a dargli ancora del denaro è stato la causa del litigio, finito in tragedia. Diotallevi è ora accusato di omicidio e occultamento di cadavere. Ha confessato il delitto dopo 10 ore di interrogatorio. I sospetti hanno subito condotto all’uomo, e per questo motivo i Carabinieri lo hanno fermato e interrogato.
Le telecamere hanno ripreso l’uomo
Il fratello è stato ripreso dalle telecamere prima in via Reni, poi in via Pannini e infine in viale Pilsudski. La zona è sorvegliata per la presenza di una caserma dell’esercito, una delle sedi della Questura e della scuola superiore di Polizia. Le telecamere di sicurezza hanno quindi ripreso l’uomo che scendeva di casa con un grosso sacco, mentre le altre registrazioni mostrano Diotallevi mentre getta via le gambe della sorella.
Shoccati i vicini di casa, che li vedevano come persone per bene, tranquille. «Siamo sconvolte erano persone perbene, con dei valori. Non sappiamo cosa può essere accaduto», ha raccontato ai giornali condomina.
Fonte: repubblica.it