Domanda bonus 600 euro: Catalfo estende effetto del Decreto alle partite iva – professionisti iscritti alle casse di previdenza privata
Roma, lì 30 marzo 2020 – Anche le partite iva/professionisti iscritti alle casse di previdenza private possono presentare la domanda per accedere al bonus 600 euro.
Nunzia Catalfo, ministro del lavoro e delle politiche sociali, a dato il via all’accesso al bonus 600 euro anche per le partite iva (professionisti – autonomi); dunque in questo caso a gestire la pratica non sarà l’INPS ma la cassa stessa.
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Il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Nnzia Catalfo, in sintonia con il ministro dell’economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha firmato il Decreto interministeriale per l’accesso ai 600 euro anche alle partite iva.
Decreto bonus 600 euro a professionisti iscritti alle casse di previdenza privata
Per i professionisti e i lavoratori autonomi iscritti alle casse di previdenza private ci sarà un indennizzo di 600 euro per il mese di marzo; infatti il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha firmato il decreto interministeriale che fissa le modalità di attribuzione del Fondo per il reddito di ultima istanza per chi ha subito danni all’attività dalla diffusione del Coronavirus.
Domanda bonus 600 euro partite iva professionisti/autonomi
Il professionista deve presentare la domanda alla propria Cassa di appartenenza; ma bisogna rispettare alcuni parametri. Infatti il bonus 600 sarà erogato ai professionisti, che sulla base delle risultanze dell’anno di imposta 2018:
- hanno realizzato redditi fino a 35.000;
- oppure con redditi entro le soglie da 35.000 e 50.000 euro, che hanno subito cali di attività di almeno il 33% nei primi 3 mesi 2020, rispetto allo stesso periodo 2019.
L’indennità corrisposta non concorre alla formazione del reddito (DPR 22 dicembre 1986, n. 917); inoltre non è
cumulabile con i benefici di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 96 del decreto-legge 17 marzo 2020 n.18; nonché con il reddito di cittadinanza di cui al decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26.
Nunzia Catalfo spiega:
“Si tratta di un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza“
che poi aggiunge:
“Siamo già al lavoro sulle nuove misure per il decreto di aprile, dove l’obiettivo è di prevedere, per queste categorie di lavoratori, un indennizzo di importo superiore”.
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