Differenze tra carta di credito

Differenze tra carta di credito e di debito “Bancomat”

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Quali sono le differenze tra carta di credito, carta di debito, carta prepagata: Bancomat, Maestro, Mastercard Debit, V-Pay, Visa Debit, Postamat

Milano, lì 28 giugno 2019 – Guida per conoscere le differenze tra carta di credito, carta di debito, carta prepagata: Bancomat, Maestro, Mastercard Debit, V-Pay, Visa Debit, Postamat.

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Ecco come districarsi tra le varie tipologie di carte elettroniche ed i diversi marchi stampati su queste tessere rettangolari apparentemente tutte uguali; dotate di banda magnetica e microchip possono avere funzioni di base ed avanzate. La guida vuole essere un aiuto ai lettori per capire e quindi saper scegliere tra le diverse offerte proposte dagli istituti finanziari.


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La crescente fiducia verso la moneta elettronica ha portato le società dei diversi circuiti a proporre molteplici soluzioni. Che si tratti di acquisti online effettuati sporadicamente o di operazioni frequenti, quando ci si trova avanti al pagamento è sempre presente l’opzione carta di credito. Soprattutto in estate per prenotare viaggi, alloggi e noleggi auto sono richiesti i pagamenti elettronici.

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Differenze tra carta di credito, carta di debito e carta prepagata

Uno degli errori che commettono i non addetti ai lavori è quello di pensare al “Bancomat” come “un mezzo di pagamento”; infatti di per se il termine Bancomat identifica un circuito che ha alla base l’omonimo consorzio.

La carta di credito

La carta di credito è un mezzo di pagamento elettronico predisposto per riconoscere i dati del titolare e dell’istituto emittente. Spesso ne esistono diverse versioni per rispondere alle richieste degli utenti che la richiedono. A favorire la rapida diffusione il vantaggio di poter pagare anche ingenti somme senza portare con se voluminosi pacchi di denaro contante; inoltre, a differenza del denaro contante, la carta di credito dispone di una protezione con un codice segreto. La carta di credito all’atto pratico rappresenta un’autorizzazione di addebito, solitamente entro certi limiti. Quindi esistono tre soggetti che partecipano: l’emittente, poi l’esercente ed infine il circuito di pagamento.

L’emittente della carta di credito

L’emittente fornisce la carta di credito e con il quale l’utente sottoscrive un contratto di finanziamento; l’addebito su carta anticipa l’addebito sul conto corrente ed inoltre può generare interessi passivi.

L’esercente fornitore di beni o servizi

L’esercente per la sua attività decide di aderire ad un circuito di pagamento per permette ai propri clienti di pagare con la carta di credito. L’adesione è onerosa poiché prevede il pagamento di quote sugli incassi.

Il circuito di pagamento

Il circuito di pagamento rappresenta il canale di comunicazione che consente la verifica e l’autorizzazione alla spesa.

Tra i più noti circuiti di pagamento troviamo:

  • Visa;
  • MasterCard;
  • Diners;
  • American Express.

Il rimborso

Il titolare può scegliere per l’addebito sul conto in unica soluzione o con rateizzazione. Il contratto sottoscritto prevede l’applicazione di interessi passivi. Normalmente il saldo totale non prevede ulteriori oneri per il titolare, mentre la rateizzazione comporta l’applicazione di un tasso tra il 20% ed il 25%.

La carta di debito

La carta di debito, che più di qualcuno identifica impropriamente col termine “Bancomat“, consente di spendere quanto si ha in giacenza sul conto corrente; infatti, nel momento dell’operazione presso l’esercente avviene anche l’addebito sul conto. La carta di debito ha riscontrato un grande successo per la sua economicità ed anche per la duplice funzione che consente il prelievo del denaro contante ed il pagamento diretto presso gli esercenti convenzionati.

I circuiti di pagamento (Bancomat, Maestro, Mastercard Debit, V-Pay, Visa Debit, Postamat)

La sovrapposizione dei termini carta di debito e Bancomat scaturisce dalla grande notorietà di questo marchio, di proprietà dell’omonimo Consorzio Bancomat; infatti, storicamente identifica il Circuito per il prelievo di denaro contante da sportello automatico (ATM=Automated Teller Machine).

Dunque esistono altri circuiti:

  • MasterCard gestisce i circuiti Maestro e Mastercard Debit;
  • così come Visa gestisce i circuiti V-Pay e Visa Debit;
  • ed anche le Poste Italiane hanno un circuito chiamato Postamat.

Particolarmente rilevante è la coesistenza (termine tecnico “co-badging“) sulla stessa carta di debito del marchio Bancomat o Postamat ed uno dei circuiti internazionali; infatti, tale abbinamento sulla carta di debito rende quest’ultima fruibile tanto in Italia quanto in territorio internazionale.

La Carta prepagata

Il crescente bisogno di protezione e la paura di perdere soldi a causa di un attacco hacker hanno contribuito allo sviluppo delle carte prepagate. Infatti, caratteristica peculiare di queste tessere è quella di raccogliere una certa somma di denaro elettronico stabilita dal titolare come un portafoglio; dunque, chiunque usi la carta prepagata può spendere soltanto il valore risultante al momento dell’operazione. Quindi non è possibile usufruire di un “credito” e neanche compiere operazioni a “debito” con i fondi presenti sul conto corrente. Diffuse sono anche le carte prepagate che non necessitano di un conto corrente di “appoggio”.

Sicurezza delle carte di credito, carte di debito e delle carte prepagate

L’esecuzione della transazione finanziaria avviene dopo una autenticazione che verifica:

  • l’identità del titolare attraverso un PIN (Personal Identification Number);
  • la carta elettronica usata, grazie al terminale che legge la banda magnetica e/o il microchip presente sulla carta stessa.

I progressi della tecnologia hanno consentito di sviluppare carte contactless, ovvero carte elettroniche che possono essere “lette senza contatto” e con riconoscimento senza dover digitare il PIN. Ad oggi ed in Italia, sono vincolate a spese entro certi importi (solitamente fino i 25€). Naturalmente, oltre il limite di spesa previsto dalla tecnologia “senza contatto” la carta funziona descritto in precedenza.

Costi delle carte elettroniche

I costi delle carte variano da contratto a contratto ma genericamente possono prevedere:

  • il pagamento della quota di adesione una tantum;
  • l’addebito del canone annuale o frazionato;
  • l’aggravio di una commissione per impiego o ricarica (carta prepagata).

Anche per gli esercenti è prevista una onerosità del sistema di pagamento elettronico che può prevedere:

  • il pagamento una tantum per la sottoscrizione del contratto;
  • poi l’addebito del lettore (POS);
  • anche un canone periodo;
  • infine una commissione che possono essere proporzionati al valore della transazione od a forfait.

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Differenze tra carta di credito e di debito: quale scegliere?

Le carte di credito consentono il pagamento anche se al momento il titolare non dispone di fondi sul conto corrente; poiché, contrariamente alle carte di debito, l’addebito sul conto corrente avviene in un secondo momento. Normalmente possesso ed uso delle carte di credito generano costi maggiori rispetto alle carte di debito. Azioni fraudolente possono colpire le carte di credito poiché sono anche richieste per pagamenti online. D’altra parte anche le carte di debito possono essere clonate, come ad esempio durante le operazioni effettuate con gli ATM.

Le carte prepagate hanno versatilità minore rispetto alle carte di credito ed anche necessità di essere “caricate”, differentemente dalle carte di debito classiche; tale vincolo però è utile per limitare il rischio di accesso fraudolento al solo importo “caricato”, poiché la carta prepagata è svincolata dal conto corrente.

È compito dell’utente valutare l’uso della carta elettronica ed i relativi costi, per esempio in funzione:

  • degli eventuali prelievi di denaro contante (anche in territorio internazionale);
  • ma anche della fruibilità negli acquisti online;
  • nonché dei servizi aggiuntivi anche a livello di sicurezza (blocco della carta e rimborso di quanto sottratto in maniera fraudolenta).

Limiti di spesa ricorrenti per le carte di credito e le carte di debito

Le liquidità regolarmente a disposizione del titolare “pesano” all’atto della firma; comunque cerchiamo di confrontare limiti ricorrenti per carte di credito e carte di debito.

Le carte di debito (circuito Bancomat o diverso) solitamente limitano le “uscite” a cifre mensili molto inferiori ai livelli salariali (esempio 250€); invece la carta di credito, prevedendo anche la funzione di finanziamento rimborsabile ratealmente, consente margini di spesa superiori (esempio 1500€).

Acquisti online e CVV (Card Verification Value)

Tra i vari codici che riguardano le carte elettroniche, a sostegno della sicurezza negli acquisti online, troviamo il CVV. È un codice composto da 3 cifre (per le American Express 4) “agganciato” sia alla singola carta di credito che carta di debito; inoltre, è impresso fisicamente sulla carta elettronica sicché sia il titolare stesso a digitarlo quando richiesto dall’acquisto online.

 

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Autore dell'articolo: Paolo Di Sante

Ogni giorno genitori danno tutto per la famiglia, lavoratori si sacrificano per lo stipendio, disoccupati cercano lavoro, imprenditori e professionisti cercano di mandare avanti l'attività. E poi c'è l'Italia, un paese intasato di burocrazia e norme che sembrano remare contro chi si alza la mattina per affrontare la giornata. Tutto ciò ha mosso in me la voglia di pubblicare studi, ricerche ed appunti che sono frutto di oltre un ventennio di lavoro: adempimenti fiscali, civilistici ed amministrativi; servizi alle aziende ed alle persone in campo amministrativo e finanziario. Credo che la diffusione delle informazioni porti equità sociale. Il mio motto preferito: "l'unione fà la forza".