ROMA – Di Maio parla della crisi in Iran. In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, parlando della situazione in Iran e Libia, il ministro degli Esteri ha affermato:
“Chi ancora crede che la strada sia la violenza, è fermo al passato o non ha ancora compreso le lezioni dalla storia. E, quel che è peggio, sta esponendo tutti gli italiani a un pericolo di ritorsioni”.
Di Maio parla della crisi in Iran
Il ministro degli affari esteri, Luigi Di Maio, ha aggiunto poi quanto segue:
“Ora non è più il tempo di rischiare morte, terrorismo, ondate migratorie insostenibili, ora è il momento di scommettere sul dialogo, sulla diplomazia e sulle soluzioni politiche”.
La posizione del premier Giuseppe Conte
Intanto il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che si era detto preoccupato per l’escalation in Medio Oriente, ha avuto una conversazione telefonica con il presidente dell’Iraq, Barham Salih, nel corso della quale si è ribadito il sostegno italiano, già in corso da anni, alla stabilizzazione del Paese e al contrasto al terrorismo.
Conte ha espresso la preoccupazione e il conseguente sforzo europeo volto ad esercitare la massima pressione diplomatica per un abbassamento della tensione nel Paese e per fermare la spirale innescatasi in questi giorni.
Salih ha ringraziato Conte per il concreto sostegno italiano. I due presidenti si sono ripromessi di tenersi in contatto per ogni utile aggiornamento in relazione agli sviluppi politici e alle condizioni di sicurezza.
Trump sulla crisi internazionale
Sul fronte internazionale, il presidente americano Donald Trump ha detto che, se le truppe Usa saranno costrette a lasciare l’Iraq, ci saranno “sanzioni enormi” contro Baghdad. Non solo. Trump ha anche ribadito che, se l’Iran attaccherà gli Usa, ci sarà una “grave rappresaglia” da parte degli Stati Uniti. La situazione politica estera si fa sempre più preoccupante, con un clima progressivamente incandescente tra Washington e Teheran.