ROMA – Di Maio cerca di guardare al futuro. Il leader del M5S, nonché ministro degli Esteri, ha infatti parlato del futuro del Movimento dopo il fallimento evidente del “patto civico” per l’Umbria. Nello specifico, rispondendo alle parole del segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, Di Maio è stato chiaro e perentorio:
“Non ci sono i presupposti per un’alleanza strutturale con il Pd”.
Di Maio cerca di guardare al futuro
D’altronde, già due giorni fa, in un suo post pubblicato su Facebook, Luigi Di Maio l’aveva detto in maniera esplicita:
“Il voto in Umbria certifica che quest’esperimento non ha funzionato. Ci abbiamo provato perché era troppo tempo che si sosteneva che andando insieme avremmo rappresentato un’alternativa, ma è emerso un dato di fatto: che allo stesso modo, sia che stiamo con il Pd che con Lega al Governo, il MoVimento perde consenso. Succede perché non abbiamo mai considerato l’ipotesi di governare con altre forze politiche, ma è anche vero che, per evitarlo, sarebbe servito il 51%”.
E il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, entrando oggi all’assemblea dell’Ance, ha aggiunto quanto segue:
“Questa è la fase più delicata del Movimento 5 Stelle dalla sua fondazione. Al nostro interno adesso c’è un dibattito su come il M5S si colloca e prende le proprie decisioni e fa ragionamenti sui propri obiettivi”.
Il Partito Democratico verso il congresso
I Dem, invece, che cosa pensano di fare? Il segretario Zingaretti, a Radio Capital, è intervenuto sulla richiesta di tenere un congresso del Pd, che gli è arrivata da più parti:
“Sono d’accordo con Cacciari sul congresso – ha detto – Per farlo cambieremo lo statuto che non si tocca da tredici anni, rientra il concetto di congresso, basato su tesi politiche, aperto alla società italiana. Il congresso si terrà nei primi mesi del 2020? Non lo escludo, ma dovremo deciderlo insieme”.