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Covid, Governo Draghi: Il vaccino astrazeneca non è per tutti

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L’Italia raccomanda un uso preferenziale del vaccino nei soggetti oltre i 60 anni di età. La decisione è stata comunicata oggi pomeriggio in una conferenza stampa.

A preoccupare non é il numero elevato di effetti collaterali, ma l’incidenza di trombosi molto rara ma più frequente sotto appunto i 60 anni.  L’incidenza di queste trombosi è invece meno frequente  sopra quell’età. Ma il governo sottolinea che i benefici superano di gran lunga i potenziali rischi, che rimangono molto rari, in base ai quali è stata formulata questa raccomandazione.

Ma dobbiamo assolutamente dire che il vaccino Astrazeneca ha dimostrato un’efficacia compresa fra l’80 e il 100 per cento. Previene  sia l’ospedalizzazione che la morte, quindi è un vaccino di efficacia sicuramente molto elevata.

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Il Regno Unito ha addirittura prima del parere dell’Ema di oggi pomeriggio – deciso di sconsigliare la somministrazione di AstraZeneca agli under 30, per il timore che questo possa aumentare il rischio di trombosi, il Belgio ha invece sconsigliato l’utilizzo del farmaco anglo-svedese alle persone con età uguale o superiore a 56 anni. Anche la Spagna consiglia la somministrazione agli over 60, mentre la Francia agli over 55.

La decisione

Roberto Speranza, dopo l’incontro con i governatori che chiedevano  lumi sulla seconda dose di Astrazeneca che dovrebbe essere somministrata agli under 60 che hanno ricevuto la prima. No alla confusione o al fai da te, il Governo scriva o dia indicazioni certe. Proprio sulla questione richiami. Sono circa due milioni le dosi AstraZeneca che ancora giacciono nei frigo e oltre un milione e duecentomila le persone, tra docenti e forze dell’ordine, che attendono la seconda dose a maggio. “Il piano vaccinale non subirà cambiamenti particolari”.

La risposta dei produttori di Astrazeneca

In una nota l’azienda anglo-svedese dopo il nuovo verdetto Ema. L’aggiornamento del foglietto illustrativo del vaccino:  Nessuna delle due agenzie ha identificato alcun fattore di rischio, come età o sesso. Tuttavia, sono giunti alla conclusione che questi eventi hanno un possibile collegamento con il vaccino e hanno chiesto che fossero indicati come un potenziale effetto collaterale molto raro. Nel complesso, entrambe queste revisioni hanno ribadito che il vaccino offre un alto livello di protezione contro tutte le gravità da COVID-19 e che questi benefici continuano a superare i rischi, prosegue la nota.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24