Coronavirus la Coldiretti segnala la crisi nella florovivaistica.
La Coldiretti lancia l’allarme: senza fiori sono persi 200.000 posti di lavoro; questo è il dramma, non certo il mancato utilizzo dei fiori.
Certamente, parlare di fiori in un momento così tragico dell’economia nazionale sembrerebbe come un problema un po’ superfluo poiché esistono settori economici ben più importanti della vita italiana.
Su questo potremmo essere anche d’accordo, ma evidenziare questo aspetto ha anche lo scopo di porre in evidenza come il coronavirus sta mettendo in ginocchio l’intera economia nazionale ed investe tutti i settori e professioni della nazione.
Coronavirus la Coldiretti segnala la crisi nella florovivaistica
La Coldiretti, tra le altre iniziative, ha voluto porre in evidenza come la mancanza di cerimonie religiose in atto e il divieto di feste di ogni tipo, le misure restrittive sulla mobilità, la chiusura dei negozi e tutte le altre norme adottate dal Governo hanno posto nella più terribile crisi il settore della florovivaistica, della vendita e dell’esportazione dei fiori e delle piante prodotte dalle circa ventisettemila imprese presenti in Italia nella produzione di questo settore.
C’è una perdita secca ed immediata di circa duecentomila posti di lavoro.
L’Italia da sempre è il paese per eccellenza in Europa per la coltivazione di fiori e piante vivaistiche ed ornamentali. Le attuali restrizioni e controlli rigidi alle frontiere causano enormi ritardi nel normale smercio del prodotto a livello internazionale, con immediate e comprensibili conseguenze per le imprese produttrici.
I vivai muoiono e c’è stato anche un forte calo nella richiesta
Il risultato attuale è quello di vedere i vivai e le zone di produzione con le piante che lentamente, ma inesorabilmente, muoiono perché c’è stato anche un forte calo nella richiesta.
In tempi di epidemie, è innaturale parlare anche di fiori, ma questo è anche un parametro di riferimento, un elemento non trascurabile dell’economia nazionale.
Comunque la florovivaistica ha un’importanza strategica per l’agricoltura italiana e costituisce anche una componente fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema.
Nell’attuale situazione di tutti i settori dell’economia nazionale bisogna agire con un’azione coordinata ed in grado di tutelare la salute ed il posto di lavoro di tutti i settori lavorativi dell’Italia.
Le contromisure
Occorre pronunziare i due sostantivi produzione e salute dei lavoratori in maniera coordinata e intimamente collegata.
Occorre un’azione coraggiosa ed unita: il dopoguerra italiano, per chi lo ha vissuto, è stato un esempio di unità di intenti: l’Italia, in quel periodo, riuscì a risorgere dalle macerie e dai lutti di una lunga guerra con l’azione di tutti i settori economici e politici: tutte le sinergie furono impiegate in maniera univoca per avviare la ricostruzione e se ne videro i benefici.
Perciò, un invito alla solidarietà e unità nazionale e un solo auspicio: siano gli spiriti uniti nell’azione, concordi nel volere e pronti nel deliberare e legiferare.
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