Il consigliere per la sicurezza nazionale americano, Herbert Raymond McMaster , ha affermato oggi che gli Usa potrebbero prendere in considerazione la possibilità di un attacco militare contro la Corea del Nord. Difatti, nel corso di un’intervista alla Mnsbc ha affermato: «Se mi chiedete se stiamo preparando piani per una guerra preventiva rispondo di sì, una guerra per porre fine alle minacce di un attacco nucleare della Corea del Nord verso gli Stati Uniti». Una guerra preventiva, così ha definito l’attacco che starebbero pianificando, anche se per il momento è solamente un’eventualità.
«Il presidente Trump è stato molto chiaro su questo. Ha detto che non tollererà più le minacce della Corea del Nord. Per lui è intollerabile che abbiano armi nucleari che possano minacciare gli Usa. L’opzione militare è dunque sul tavolo» ha continuato McMaster, conscio del fatto che un conflitto con la Corea del Nord non sarebbe però una guerra facile, anzi. Difatti, oltre ad un eventuale piano di battaglia, si stanno anche stimando le spese che dovranno essere affrontate. Inoltre, si pensa anche ai disagi che dovranno subire le popolazione della Corea del Sud, ritrovandosi tra i fuochi delle due potenze mondiali.
Torna quindi la tensione tra Usa e Corea del Nord
Forse non se n’era mai andata, ma la tensione è tornata ai massimi livelli dopo le dichiarazioni di McMaster di questa mattina. Con un piano di attacco già pronto e i continui test missilistici della Corea, la preoccupazione della comunità internazionale è del tutto giustificata.
Il presidente americano Donald Trump è intervenuto nei giorni scorsi per rispondere a coloro che richiedono le dimissioni del consigliere per la sicurezza nazionale. Sono molti difatti i politici di destra che lo classificano come un anti-israeliano, oltre che in stretto rapporto con i collaboratori di Obama.
In un comunicato, il tycoon ha spiegato invece che ha profonda stima del suo consigliere McMaster e che non lo sostituirà in questo momento. «Il generale McMaster e io lavoriamo molto bene insieme. Questo è un uomo buono, è molto filo-israeliano. Sono grato per il lavoro che continua a fare per servire il nostro paese», ha scritto il presidente Usa.
Fonte: repubblica.it