ROMA – Conte è preoccupato per il Medio Oriente. Il presidente del consiglio, stando a quanto spiegano fonti di Palazzo Chigi, assiste infatti “con forte preoccupazione” all’escalation di fatti che si stanno verificando in queste ultime ore. Il riferimento, ovviamente, è all’uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani, avvenuta vicino all’aeroporto di Baghdad dopo un raid ordinato direttamente dal presidente americano Donald Trump.
Conte preoccupato per il Medio Oriente
Per questo motivo il premier Conte sta facendo appello “alla moderazione, al dialogo, al senso di responsabilità delle parti”. Sempre fonti di governo fanno sapere che c’è la massima attenzione, da parte del premier, per i militari italiani di stanza in Medio Oriente dopo la nuova crisi tra Usa e Iran. La situazione politica, costantemente in via di sviluppo, viene monitorata di continuo da Palazzo Chigi.
Il leader della Lega Matteo Salvini contesta le parole di Conte e afferma:
“Giuseppe Conte è preoccupato? No, Giuseppe Conte è ignorato e assente, mentre in Libia l’Italia perde credibilità e terreno a vantaggio di Francia e Turchia. Un potenziale disastro per il nostro Paese, dal punto di vista dell’economia, dell’energia, della sicurezza e dell’immigrazione”.
Dura la replica della presidente del gruppo Misto in Senato, Loredana De Petris:
“La sconsiderata azione americana a Baghdad e la decisione di Recep Tayyip Erdogan di inviare truppe in Libia stanno creando una situazione di massimo pericolo in una zona del mondo che ci riguarda in tutti i sensi da vicino. In una situazione così minacciosa e delicata solo un irresponsabile totale poteva usare toni come quelli adoperati da Matteo Salvini. L’Italia, al contrario di quel che vagheggia il leader leghista, deve agire in strettissima sintonia con l’Europa e adoperarsi con tutti i mezzi perché la situazione non degeneri in un conflitto sanguinoso”.
Sulla questione è intervenuto anche l’ex parlamentare del M5S, Alessandro Di Battista:
“Quello a Baghdad è un raid vigliacco perché i droni sono vigliacchi. È un raid pericoloso perché il Medio Oriente è una polveriera. È un raid stupido perché ricompatterà l’opinione pubblica iraniana a sostegno del governo di Teheran. Il governo italiano lavori per il dialogo con l’Iran”.