Cile rinvenuto un fossile di 66 milioni di anni fa. La notizia del ritrovamento di un fossile è una notizia che spesso viene diffusa dai diversi mass-media poiché riveste di importanza scientifica. Questa volta, però, suscita anche tanta curiosità. Dopo una delle tante dimostrazioni in Cile contro il Governo locale, una studentessa in medicina veterinaria è stata incuriosita da una pietra. Un residuo della guerriglia urbana, che metteva bene in evidenza un fossile.
Cile rinvenuto un fossile di 66 milioni di anni fa
Il reperto è stato raccolto e fotografato dalla stessa studentessa che ha inviato le relative immagini all’Institute of Earth Sciences che, dopo l’apposito studio ha certificato che il fossile impresso sulla pietra era un ammonite appartenente al grande gruppo dei Cefalopodi, vissuto circa 66 milioni di anni fa.
In considerazione della rilevanza scientifica della scoperta, la studentessa ha consegnato il reperto al Museo Regionale di Aysén. Lì un gruppo di esperti ha catalogato il reperto e gli ha dato la giusta rilevanza scientifica con un’opportuna esposizione.
L’ammonite
L’ammonite appartiene al cosiddetto periodo cretaceo dell’era mesozoica. Essa prende nome dalla forma caratteristica della loro conchiglia che somiglia alle corna del montone che, come noto, adornavano la fronte di Giove Ammone nella mitologia greca.
La classe dei Cefalopodi attualmente conta oltre 650 specie, ma più di 10.000 sono quelle estinte. Tra esse spiccano appunto le ammoniti. Quest’ultime erano molluschi marini tecnicamente definiti nectonici vagili a simmetria bilaterale, avevano la testa ornata da 8 /10 tentacoli muniti di ventose, i quali circondavano la bocca. L’animale viveva nella parte davanti,protetto da questa specie di corazza a forma di spirale. Nella parte finale, invece, esisteva una specie di camera a gas che, vuota o piena, permetteva all’animale di regolare la profondità di galleggiamento (come nei moderni sottomarini). Quest’ultima caratteristica rende molto originale l’ammonite rinvenuta. Con gli sconvolgimenti geologici, si sono formati questi reperti fossili.
La presenza di ammoniti nelle rocce
La presenza di ammoniti nelle rocce è molto importante al fine di stabilire l’età di queste ultime. Ciò perché l’evoluzione dell’animale è avvenuto in un limitato periodo di tempo (si fa per dire, poiché parliamo di ere geologiche e, pertanto di pochi milioni di anni).
L’ammonite è esposto anche in altri musei di fossili italiani. Al di là della nazione di provenienza però forse la scoperta scientifica può significare anche un invito alla pace ed al miglioramento delle condizioni socio-economiche dei paesi.
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Nella foto un’ammonite (licenza CC)