Free the Nipple: dieci anni di lotta contro la censura dei capezzoli femminili
Da anni, il movimento Free the Nipple chiede a gran voce a Facebook e Instagram, oggi conosciuti come Meta, di mettere fine alla discriminazione nei confronti dei capezzoli femminili. Nonostante i capezzoli maschili possano essere mostrati senza censura, quelli femminili sono soggetti a rimozione da parte dei social network.
L’Oversight Board di Meta chiede un cambiamento delle norme attuali
Nonostante non ci siano ancora annunci ufficiali, un importante passo è stato fatto: l’Oversight Board di Meta, l’organismo indipendente incaricato di decidere sulla moderazione dei contenuti su Facebook e Instagram, ha chiesto a Meta di modificare le norme attuali e porre fine alla discriminazione tra corpi femminili e corpi maschili, sdoganando il capezzolo a prescindere dal genere.
Il caso della coppia trans-non binaria
Il caso che ha portato alla raccomandazione dell’Oversight Board di Meta è quello di una coppia statunitense composta da una persona transgender e da una persona non binaria. Le foto delle due persone senza maglietta ma con i capezzoli coperti, postate per promuovere una raccolta fondi per l’operazione di mastectomia di una delle due persone della coppia, sono state segnalate dagli utenti e rimosse dal sistema di intelligenza artificiale di Meta. La coppia si è appellata alla decisione del social network, arrivando a contattare proprio l’Oversight Board. Le foto sono state ripristinate, ma il caso ha fatto riflettere sulla discriminazione nei confronti dei capezzoli femminili.