I camici rosa, nella giornata dell’8 marzo, sono il simbolo di rigoglioso traguardo verso il mondo delle donne.
Donne, che non sono soltanto madri o compagne. Donne che rappresentano un intero universo di meravigliosa bellezza.
L’8 marzo non è soltanto una festa dove dire “Auguri”. Questo giorno è da considerarsi come un orgoglio, un encomio alla forza che ogni giorno, la donna, mette in ogni cosa che fa. I camici rosa, rappresentano le donne che nel mondo della medicina, dell’odontoiatria e della scienza, rappresentano il 44% del totale.
Sembrerebbe riduttivo, eppure sono ben 163.336 le donne medico che rivestono questo ruolo.
Se puntiamo l’attenzione alla fascia giovanile della categoria, (intesa come media sotto i 40 anni), la maggioranza è del 60%.
Le punte raggiungono il 64% nell’età compresa tra i 35 e i 39 anni. Le donne nella medicina, oggi sono in aumento. Ma volgendo uno sguardo al passato, ben 100 anni fa, eran solo 200.
Il paragone le vede mille volte sotto la soglia attuale. Nel campo odontoiatrico, sempre in crescita, il dato è del 26%, pari a 16.415. La femminilizzazione è nella storia uno dei grandi cambiamenti che coinvolge tantissimo il campo medico-odontoiatrico.
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Camici Rosa, un giorno che rappresenta molto di più
Tutto ha inizio nel 1904. Al settimo congresso internazionale socialista di Stoccarda, si decidono le sorti e l’importanza della donna nella società. Vi partecipano 25 Nazioni, con ben 884 deputati.
Tra questi ci sono anche le più importanti figure Marxiste femminili:
Rosa Luxemburg e Clara Zetkin. Fra loro anche Lenin e Martov.
Al congresso si discute su diversi punti. Fra questi, la questione femminile, che riguardava le etichette di costrizione nelle quali le donne non avevano nessun diritto. E in più, la possibilità di votare.
Il congresso si esprime a favore della risoluzione e la lotta verso il suffragio universale del mondo femminile.
Tutto questo rappresenta l’inizio del primo passo avanti verso i diritti del gentil sesso. Da qui si evolverà una condizione che, non senza sofferenze, porta nel 1977 a istituire questo giorno come celebrazione dei diritti delle donne. Ma non solo.
Dopo il 1999, quand’è istituita anche la giornata mondiale per eliminare la violenza sulle donne (25 novembre), questo giorno diventa ancor più importante per ridare dignità e valore alla stessa che, troppo spesso, anche oggi è ancora vittima di abusi.
Questo giorno, non è solo un festeggiamento fine a se stesso. Rappresenta un baluardo importante che vede in primis la conquista e il ricordo delle lotte sociali. Poi il debellare di tutte le discriminazioni subite. E ancora tutte le violenze che la donna, ancora oggi è costretta a sopportare.
Camici Rosa, le parole del presidente della Federazione Nazionale Ordine dei Medici – Chirurghi – Odontoiatri
“Le nostre professioni sono sempre più declinate al femminile”.
Afferma il presidente della FNOMCEO, Filippo Anelli.
“Soprattutto nelle fasce di età più giovani, le colleghe sono più numerose rispetto agli uomini. È necessario che anche i sistemi organizzativi tengano conto di questa nuova fotografia della popolazione medica e odontoiatrica, e vi si adeguino”.
A tutte le donne del passato, a quelle presenti e future non “Auguri”, ma “Grazie”.