Cambiamenti climatici dovuti allo spostamento dei continenti:una nuova teoria da confermare. La rivista Geology affronta una nuova teoria, che, se confermata da ulteriori studi, sarebbe estremamente rivoluzionaria: non è stato il clima a cambiare l’ambiente, ma è stata la posizione geografica della zona e del paesaggio a determinarne lo stravolgimento. Lo sconvolgimento della crosta terrestre è noto anche come “vagabondaggio del polo”. In cui gli strati più superficiali ruotano e si muovono significativamente sul liquido interno della Terra.
Cambiamenti climatici dovuti allo spostamento dei continenti – gli studi
I recenti studi condotti da scienziati nella regione cinese dello Zungarian hanno rilevato che nel periodo giurassico (caratterizzato da grandi sconvolgimenti terrestri) hanno portato una deriva dell’intera zona. Le firme paleo-magnetiche nelle rocce della zona indicano che tra 174 e 157 milioni di anni fa, l’intera regione si spostò sorprendentemente verso sud di 25 gradi, trasformando paesaggi un tempo rigogliosi in zone aride e calde.
In pratica è stata l’intera regione “a slittare” verso zone più calde e non il cambiamento del clima a determinare lo sconvolgimento del paesaggio e dell’ambiente. La rilevazione è stata favorita dai più moderni mezzi tecnologici che l’informatica moderna offre, ed ha riscontrato la complessità delle situazioni con movimenti avvenuti in ogni direzione: faglie, pieghe, falde sono presenti nell’attuale paesaggio della regione Zungarian.
I cambiamenti della crosta terrestre nelle ere geologiche
Nelle diverse ere geologiche la topografia della crosta terrestre cambia in maniera molto profonda. Il periodo giurassico (durata da 204 milioni di anni fa fino a 146 milioni di anni fa) è stato caratterizzato da enormi sconvolgimenti geologici con conseguenti effetti anche sull’ecosistema, sulla vita e sulla crosta terrestre.
I movimenti orizzontali e verticali combinati hanno letteralmente sconvolto l’ecosistema terrestre.
Le recenti teorie
Le recenti teorie sugli sconvolgimenti terrestri del giurassico sono ancora oggetto di studi e discussioni in tutte le università del mondo.
E’ ancora aperto il dibattito su diverse teorie:
- Alfred Wegener affaccia ai primi del 1900 la sua teoria sulla deriva dei continenti
- Joly ampliò questo problema e nel 1926 elaborò la “teoria dei cicli termici”affacciando l’ipotesi che l’orogenesi della terra sia generata dalla radioattività che si accumula al suo interno;
- Nel 1939 D. Griggs, sviluppando ulteriormente tali teorie formulò la teoria della convezione nel mantello.
Gli sconvolgimenti geologici nel periodo giurassico non sono una novità, poiché hanno portato alla scomparsa di tante specie presenti all’epoca sulla terra (vedi dinosauri ecc.). Nella storia geologica terrestre sono avvenute periodicamente imponenti rivoluzioni e cambiamenti climatici.
Sui nostri libri di scuola ci hanno insegnato che il clima è il risultato di un complesso di interazioni tra energia solare, composizione dell’atmosfera, le nubi, i suoli, le foreste. Il clima non è immutabile, ma cambia nel tempo sotto l’azione di forze naturali e antropiche. Alla luce dell’articolo della rivista Geology, oggi dobbiamo aggiungerci che il clima è stato determinato anche dallo spostamento dei continenti della crosta terrestre. Le terre che si sono mosse hanno raggiunto regioni con aspetti climatici completamente diversi dalle zone d’origine, acquisendone le relative caratteristiche.
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