Da oltre settant’anni l’Alfa Romeo collabora con le forze dell’ordine italiane fornendo le proprie vetture per lo svolgimento dei servizi di controllo del territorio. L’ultima Alfa Romeo a vestire i colori della Polizia di Stato è stata la 159, ed oggi a distanza di diversi anni dall’ultima fornitura di vetture del biscione, si rinnova la Collaborazione tra il marchio italiano e la Polizia di Stato con l’ingresso entro la fine dell’anno di 450 Alfa Romeo Giulia nelle Questure di tutta Italia. In realtà già nel 2016 l’Alfa Giulia in allestimento “veloce” 2.0 da 280 cv TB aveva fatto ingresso nei ranghi della Polizia di Stato, con la differenza però che in quell’occasione si trattò di una “mini fornitura” a titolo gratuito di due esemplari da parte dell’allora FCA.
L’ingresso dei 450 esemplari di Alfa Giulia nella Polizia di Stato fa comunque parte di un più ampio piano di fornitura che ha coinvolto anche altre forze dell’ordine italiane come i Carabinieri e la Guardia di Finanza.
450 esemplari di Alfa Giulia nella Polizia di Stato
Le Giulia che verranno impiegate nella Polizia di Stato come pantere sono equipaggiate con un motore benzina 2.0 4 cilindri turbo da 200 CV, il cambio automatico a 8 rapporti e la trazione posteriore, configurazione ideale per assolvere alle esigenze di mobilità per le quali le vetture saranno impiegate. Secondo i dati dichiarati, infatti, il modello in questione è in grado di compiere lo 0/100 in 6.6 secondi e di raggiungere una velocità massima di 235 km/h. Si tratta inoltre di un’auto dai consumi piuttosto contenuti in rapporto alle dimensioni ed al peso (circa 1400 kg in ordine di marcia) che si attestano sui 6.6 L/100km.
Per quanto riguarda la dotazione esterna delle nuove pantere, queste saranno facilmente riconoscibili oltre che per la classica livre bianco/azzurra anche per i lampeggianti sul tetto dotati di tecnologia a LED, con faretto di ricerca notturno e pannello posteriore di avviso. All’anteriore colpisce la scelta di non aver dotato le volanti della fanaleria xenon, decisione probabilmente presa per questioni di maggiore economicità nella manutenzione.
All’interno, invece, i sedili posteriori saranno come quelli già visti sulle Giulia dei Carabinieri, e quindi isolati dagli anteriori e sostituiti da panchette in plastica. Non mancano inoltre i classici supporti per le palette e le armi di ordinanza.