Fino a qualche anno fa, i visoria realtà virtuale “VR” avevano un costo proibitivo. Nelle grandi catene di negozi dedicate alla tecnologia, ma talvolta anche nei supermercati, se ne trovano davvero per tutte le tasche.
Ecco perché la realtà virtuale sta diventando sempre più popolare. Dai videogiochi al mondo del cinema, come sta cambiando il nostro modo di divertirci grazie a questa tecnologia? Scopriamolo insieme:
La realtà virtuale nel mondo del gaming
Nel mondo dei videogiochi, la realtà virtuale esiste già: PlayStationVR, il visore 3D per la console di Sony, è già compatibile con molti titoli, tra cui “No Man’s Sky”, “Paper Beast” e “L.A. Noire: The VR Case File”. Anche su Steam, il marketplace dove migliaia di gamers scaricano giochi digitali per PC, la sezione dedicata alla realtà virtuale è piuttosto ricca, con titoli come “Skyrim VR”, “Half-Life: Alyx” e “Fallout 4 VR”.
Ma il futuro della realtà virtuale si prospetta ancora più allettante. Nel 2019 è stato lanciato Oculus Quest, il primo visore “all-in-one” , senza fili, che consente di muoversi per la propria casa mentre si gode di contenuti in VR. Se questa tipologia di visore si affermerà sul mercato, sicuramente le case produttrici si sbizzarriranno a produrre videogames in cui l’utente combatte il nemico in movimento, non seduto alla scrivania.
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La realtà virtuale e l’industria del cinema e della TV
Rai è stata la prima a lanciare in Italia un’app dedicata all’intrattenimento in VR. Si chiama Rai Cinema Channel VR ed è disponibile per Android, iOS ed i dispositivi Oculus Go e Samsung Gear VR. L’utente può anche utilizzare l’app con i visori tipo Google Cardboard, in cui l’utente inserisce il proprio smartphone.
L’app offre sia contenuti tradizionali che contenuti a 360°. Si tratta di cortometraggi ed eventi live con le star del momento.
Per quanto riguarda il cinema, all’estero esistono già sale VR che mettono a disposizione dei clienti visori e film a 360°. A Milano, un esperimento simile è stato fatto da Milano Film Festival in collaborazione con la Fastweb Digital Academy, che hanno allestito un cinema VR nei locali del centro culturale BASE.
Il primo lungometraggio in realtà virtuale è “7 Miracles” di Vive Studios, un adattamento cinematografico del Vangelo di Giovanni con grafiche spettacolari. Girato tra Matera e Roma, il film ha vinto il premio Spirit of Raindance: VR film of the festival” al Raindance Film Festival nel 2018.
Anche la Disney, colosso dei cartoni animati, si è lanciata nel mondo della realtà virtuale con diversi cortometraggi, tra cui “Cycles”, la toccante storia di una giovane famiglia, e “Myth: A Frozen Tale”, con i personaggi di “Frozen 2”.
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Una breve storia della realtà virtuale
Questa nuova frontiera dell’intrattenimento ebbe inizio nel 1968, quando alcuni scienziati di Harvard costruirono il primo antenato della realtà virtuale, un dispositivo chiamato “Spada di Damocle”. Questo dispositivo, studiato per essere appeso al muro, proiettava immagini digitali che cambiavano con i movimenti dell’utente.
Nel 1978, il Massachusetts Institute of Technology creò Aspen Movie Map, un sistema innovativo che permetteva all’utente di effettuare un “viaggio virtuale” nella città di Aspen, in Colorado. Un po’ come un antenato dell’attuale Street View di Google, che però fu lanciato solo nel 2007. Gli studiosi ripresero le vie della città, con una videocamera montata su di un’auto, da tre visuali: fronte, retro e di lato. Il tutto venne poi montato in un film 3D su laserdisc.
La realtà virtuale debuttò nel mondo del gaming già negli anni ‘90, grazie soprattutto a Sega e Nintendo, ma non ebbe un grande successo. Sega tentò di lanciare il trend con Sega VR, un headset per la realtà virtuale che però non venne mai immesso in commercio.
Nintendo, invece riuscì a lanciare sul mercato una console VR, il Virtual Boy, ma le vendite furono molto basse, perché l prezzo della console era alto e l’effetto 3D non troppo soddisfacente. Quindi, il prodotto andò ben presto fuori produzione.
Il resto è storia dei giorni nostri. Nel 2010, Palmer Luckey creò il prototipo dell’Oculus Rift, e a distanza di pochi anni, nel 2014, Sony annunciò PlayStationVR, che venne poi immesso sul mercato nel 2016.