In arrivo l'app per scattare i Selfie perfetti: ecco come funziona

In arrivo l’app per scattare i Selfie perfetti: ecco come funziona

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Viviamo in una realtà socio-culturale nella quale l’immagine assume un ruolo di fondamentale importanza. Non è un caso, infatti, che le app di fotografia siano sempre più utilizzate, basti pensare al grande successo di Instagram ma anche a Facebook e Snapchat dove la componente visual la fa da padrona. Quando scattiamo una foto, prima di pubblicarla cerchiamo sempre di modificarla al fine di migliorarla attraverso l’utilizzo di filtri ed altre funzionalità. Dan Vogel docente di computer science afferma: “I selfie sono ormai diventati un modo normale per le persone per esprimere se stesse e le proprie esperienze ma non tutti sono uguali e al contrario di altri programmi che migliorano una foto dopo che è stata realizzata il nostro interviene prima. Fornendo direzioni, cioè spiegando all’utente come il suo scatto potrà riuscire più bello”.  Lo scatto perfetto, fino ad oggi limitato a qualche star del web e a qualche influencer dei social armato di Photoshop, non sara più un’utopia.

A breve, tutti potranno usufruire del selfie perfetto: ecco funziona

Un gruppo di ricercatori  dell’Università di Waterloo ha ideato una nuova applicazione  che  tramite un software e un algoritmo indirizza l’utente verso la migliore inquadratura con lo smartphone. Dunque, non è un filtro o uno strumento per migliorare la foto dopo averla scattata, bensì un sistema a tutti gli effetti capace di dare consigli all’utente prima dello scatto. L’applicazione, tramite una serie di algoritmi, riuscirà a illustrare quale posizione assumere per avere la giusta luce, la giusta espressione del volto, consigliandoci il miglior ambiente come sfondo e anche la distanza dall’obiettivo del nostro telefono.

Anche Google, in collaborazione con il Mit di Boston sta realizzando un’applicazione in grado di ritoccare le foto con le stesse abilità di un fotografo professionista in modo del tutto quasi automatico, così come spiegato dal senior research scientist di Google Research Jonathan Barron: “Questa tecnologia ha il potenziale per essere molto utile nel miglioramento delle immagini in tempo reale su smartphone e tablet sfruttando il machine learning per la fotografia computazionale ed apre un’entusiasmante prospettiva che al momento è limitata dalle possibilità dei dispositivi mobile. Questa ricerca contribuisce invece a superare in parte questi ostacoli e a introdurre sui dispositivi esperienze fotografiche senza consumare troppa batteria o impiegare troppo tempo”.

A noi non resta altro che pazientare in attesa di ulteriori sviluppi nel mercato delle app di fotografia, per ottenere i tanto ambiti ” selfie perfetti”.

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Autore dell'articolo: Cesare Di Simone

Passione sfrenata per tutto ciò che è tecnologico utente di lungo corso Android e sostenitore di tutto ciò che è open-source e collateralmente amante del mondo Linux. Amante della formula uno e appassionato dell'occulto. Sono appassionato di oroscopo mi piace andare a vedere cosa dicono le stelle quotidianamente.