ANCI rompe col Governo per il rinvio degli investimenti Tria risponde sugli interventi del contratto di Governo

ANCI rompe col Governo per il rinvio degli investimenti

Condividi su:

 

ANCI rompe col Governo per il rinvio degli investimenti per le periferie al 2020.

Roma – ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) – Decreto Milleproroghe approvato senza andare incontro alle periferie e l’ANCI rompe col Governo per il rinvio degli investimenti.

Tra le principali misure non è presente quella che dispone 1 miliardo e 600 milioni di investimenti per le periferie, rimandandola all’anno 2020.

Non si fa attendere la reazione del Presidente dell’ANCI Antonio Decaro che annuncia l’interruzione delle relazioni istituzionali con il Governo poiché:

“Non abbiamo trovato riscontro all’impegno che aveva preso con noi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul bando periferie nell’incontro dell’11 settembre. Siamo costretti a interrompere le relazioni istituzionali, nostro malgrado. Torneremo a quei tavoli solo quando il percorso per restituire ai sindaci il miliardo e seicento milioni sottratti, si vorrà avviare davvero”. 

Avevano fissato un percorso in due fasi:

“Prevedeva l’intesa in unificata per sanare la presunta incostituzionalità di una norma che finanziava per 800 milioni di euro il bando periferie; quindi l’istruttoria di un iter per inserire nel primo decreto utile le risorse e fissare le procedure per i fondi. Oggi in Unificata era stata messa all’ordine del giorno l’intesa, un primo passo; ma il Governo sollevando un problema di natura tecnica, risolvibile secondo noi se solo ce ne fosse stata la volontà politica, l’ha tolta”.

Infine Decaro chiude affermando:

“Al viceministro Garavaglia che ipotizza interessi di parte e alla ministra Stefani che ci accusa di aver abbandonato il tavolo ricordo che l’Anci rappresenta tutti i sindaci; ciò a prescindere dalla provenienza geografica o dall’estrazione politica, come dimostra anche la composizione della delegazione al momento della rottura delle relazioni, e che la nostra disponibilità, con l’unico scopo di risolvere il problema, è stata massima dal primo momento. Circostanza che è stata sotto gli occhi di tutti”.

 

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere informato iscriviti al nostro Canale Telegram o
seguici su Google News
.
Inoltre per supportarci puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, se vuoi
segnalare un refuso Contattaci qui .


Autore dell'articolo: Paolo Di Sante

Ogni giorno genitori danno tutto per la famiglia, lavoratori si sacrificano per lo stipendio, disoccupati cercano lavoro, imprenditori e professionisti cercano di mandare avanti l'attività. E poi c'è l'Italia, un paese intasato di burocrazia e norme che sembrano remare contro chi si alza la mattina per affrontare la giornata. Tutto ciò ha mosso in me la voglia di pubblicare studi, ricerche ed appunti che sono frutto di oltre un ventennio di lavoro: adempimenti fiscali, civilistici ed amministrativi; servizi alle aziende ed alle persone in campo amministrativo e finanziario. Credo che la diffusione delle informazioni porti equità sociale. Il mio motto preferito: "l'unione fà la forza".