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Allarme povertà in Italia: il Rapporto Caritas 2018

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Allarme povertà in Italia. A sottolinearlo il Rapporto Caritas Italiana 2018: si è passati da 4 milioni 700mila del 2016 a 5 milioni 58mila del 2017.

Allarme povertà evidenziato dalla presenza di “uno ‘zoccolo duro’ di disagio che assume connotati molto simili a quelli esistenti prima della crisi economica del 2007-2008, con la differenza che oggi il fenomeno è più esteso”.

Il vero problema degli ultimi anni si chiama disagio giovanile: da 5 anni la povertà infatti aumenta con il diminuire dell’età

Tra gli individui in povertà assoluta i minorenni sono 1 milione 208mila (il 12,1% del totale) e i giovani nella fascia 18-34 anni 1 milione 112mila (il 10,4%).

Tra le cause c’è il fattore istruzione: dal 2016 al 2017 si aggravano le condizioni delle famiglie in cui la persona di riferimento ha conseguito al massimo la licenza elementare.

Al contrario i nuclei dove il “capofamiglia” ha almeno un titolo di scuola superiore registrano valori di incidenza della povertà molto più contenuti (3,6%).

La situazione dei giovani della fascia 18-34 anni desta ancor più preoccupazione:

il 60,9% dei ragazzi italiani incontrati, possiede solo una licenza media;

il 7,5% può contare appena sulla licenza elementare.

Elementi che inevitabilmente, faccio aumentare la presenza di soggetti che si rivolgono alla Caritas per cibo e sostentamenti vari.

Nel corso del 2017 i “volti” incontrati dalla rete Caritas sono stati 197.332.

Rispetto al 2016 si registra un calo del numero medio di persone incontrate in ciascun centro (da 113,9 a 99,6) e al contempo un incremento del numero medio di ascolti (dal 3,2 a 6,6).

Diminuiscono dunque le storie di povertà intercettate ma queste risultano più complesse, croniche e multidimensionali.

Delle persone incontrate il 42,2% è di cittadinanza italiana, il 57,8% straniera.

In termini di genere il 2017 segna il sorpasso dell’utenza maschile su quella femminile, dovuto alle trasformazioni delle dinamiche migratorie quali il calo delle migrazioni dai Paesi dell’Est.

Aumentano le storie di solitudine e, di contro, diminuiscono le situazioni di chi sperimenta una stabilità relazionale data da un’unione coniugale.

Numeri, cifre e questione allarme povertà che preoccupa anche il Presidente della Repubblica Mattarella

Nel 26esimo anniversario della Giornata delle Nazioni Unite dedicata alla lotta alla povertà, il Presidente ha dichiarato all’Ansa:

“E’ indispensabile continuare con politiche di sostegno a quanti vivono in povertà o vi sono fortemente esposti”.

“Gli interventi devono avere la capacità di tradursi in un investimento sulle persone, sulle loro abilità e la loro formazione”.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24