Alcuni ricercatori hanno realizzato un nuovo algoritmo che potrebbe rappresentare un passo importante per scoprire alcune patologie cardiache. Nello specifico, l’algoritmo rivela malattie del cuore analizzando un selfie. Dunque l’intelligenza artificiale, attraverso uno scatto fotografico del volto di una persona, potrebbe identificare alcuni dei problemi legati al malfunzionamento del cuore.
Algoritmo rivela malattie del cuore analizzando un selfie: i dettagli
Gli scienziati che hanno sviluppato questo nuovo algoritmo hanno fornito alcune informazioni in merito. Infatti, avrebbero dichiarato che “questo potrebbe essere un metodo economico, semplice ed efficacie per identificare i pazienti che hanno bisogno di ulteriori indagini”. Sull’argomento è intervenuto anche Zhe Zheng. Infatti, il vice direttore del Centro nazionale per le malattie cardiovascolari a Pechino – in Cina – e autore di un articolo inerente alla ricerca pubblicata sull’European Heart Journal, ha rilasciato alcune parole attraverso un comunicato. Ecco quanto da lui dichiarato:
“Per quanto ne sappiamo, questo è il primo lavoro che dimostra che l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per analizzare i volti per rilevare le malattie cardiache”.
Grazie a questo nuovo algoritmo, gli scienziati sono speranzosi sul fatto che l’AI potrà essere utilizzata per effettuare screening sui pazienti per le malattie cardiache semplicemente chiedendo loro di scattare selfie prima di effettuare una visita. Zheng, ha in seguito affermato che c’è ancora molto lavoro da portare avanti. Infatti ha affermato che “tuttavia, l’algoritmo richiede un ulteriore perfezionamento e convalida esterna in altre popolazioni ed etnie”. L’algoritmo tende ad identificare caratteristiche facciali specifiche. Tra questi l’assottigliamento o sfrangiamento dell’udito. Ma anche rughe, pieghe nel lobo dell’orecchio, depositi gialli intorno alle palpebre. Oppure anelli bianchi nebulosi sui bordi esterni della cornea.
Lo studio
Gli studi hanno coinvolto più di 1.000 pazienti di nove aziende ospedaliere della Cina. Ebbene, è stato scoperto che l’ algoritmo è stato in grado di identificare alcune malattie cardiache. Infatti ha rilevato l’80% dei casi di malattie cardiache e identificato correttamente se la malattia cardiaca non era presente nel 61% dei casi. Ovviamente, l’algoritmo è ancora da perfezionare. Il team osserva che deve ancora affrontare il “tasso di falsi positivi fino al 46%”. Si tratta di una percentuale relativamente alto in quanto “può causare ansia e disagio ai pazienti, oltre a sovraccaricare potenzialmente le cliniche con pazienti che richiedono test non necessari”, secondo Xiang -Yang Ji, direttore del Brain and Cognition Institute presso il Dipartimento di Automazione dell’Università Tsinghua, Pechino, e coautore dell’articolo.
Fonte foto: pixabay
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