Alexa E Google Home usati per rubare i dati personali? Quasi certamente, ognuno di noi, si è posta una domanda: Amazon Alexa, Google Assistant o Siri rispettano veramente la nostra privacy? A questo quesito hanno cercato di rispondere alcuni ricercatori. Ebbene, sembrerebbe che i dubbi inerenti alla privacy e alla sicurezza di dati di molti utenti che utilizzano questi dispositivi siano più che fondati. Ma andiamo con ordine.
Mesi fa sono state mosse alcune critiche. Queste sono nate a causa di affermazioni rilasciate dagli stessi dipendenti di Google e Amazon. infatti, a quanto pare loro stessi ascoltavano le registrazioni di utenti che utilizzavano i due dispositivi “sotto accusa”. Spesso le registrazioni venivano avviate pere errore. Dunque, le due azienda hanno cercato di fornire indizioni più chiare su come utilizzare gli assistenti virtuali. Ebbene, inizialmente la “strategia” di chiarimento ha funzionato. Ora però si è alzato nuovamente il polverone.
Alexa E Google Home: ecco quanto scoperto da due ricercatori
Dunque, due ricercatori impegnati nella sicurezza informatica hanno analizzato gli smart speaker. A quanto pare, dai dati diffusi, sembrerebbe che il problema principale di Alexa e Google Home risieda nelle app create da altri sviluppatori. Queste sarebbero dotate di interfacce vocali integrate con gli smart speaker. Le Skills di Alexa così come le Actions di Google Home purtroppo hanno delle vulnerabilità. Ebbene, questo problema può essere sfruttato dagli hacker. Dunque, c’è la probabilità che alcuni utenti vengano spiati o che vengano diffusi phishing.
Per capire meglio come funziona il possibile attacco da parte degli hacker, sono state create delle app demo. In totale sono quattro: due destinate ad Alexa e altrettante a Google Home. A quanto pare, le app di intercettazione hanno dato le risposte attese e poi sono rimaste in silenzio. In quel “momento di silenzio” sono state registrate tutte le conversazioni. Dunque, i due assistenti vocali sembrano non essere molto affidabili se si tratta di sicurezza e privacy.
Fonte foto copertina: digitalic.it
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