Alcol problema al femminile

Alcol problema al femminile, il report

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Alcol problema al femminile, il report. L’alcolismo diventa sempre più preoccupante e tra le donne i numeri parlano di una forte crescita.

Bere, bere fino a farne una dipendenza così l’alcol problema al femminile si allarga sempre più arrivando a toccare 2,5 milioni di casi contro la “stabilità” maschile con 6,2 milioni.

Questo dunque il quadro del 2018, che emerge dal nuovo rapporto Istisan Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni, a cura dell’Istituto Superiore e di Sanità.

La crescita di chi beve fuori pasto ha visto protagoniste soprattutto le donne (con un incremento dal 19,4% del 2017 al 20,4% del 2018).

A ciò va altresì aggiunto che oltre 5 milioni di persone sopra gli 11 anni hanno dichiarato di aver “abitualmente ecceduto nel consumo di bevande alcoliche”.

L’ISS inoltre dichiara:

Si registra un incremento di comportamenti a rischio per milioni di consumatori.

Tendenza che si consolida anche a fronte dell’insufficienza d’iniziative di prevenzione istituzionali.

Un’emergenza al femminile che riguarda anche le donne in attesa, ecco perchè in Australia si fa prevenzione con le etichette

Un sistema per evitare tale forma di dipendenza pare sia presente in Australia: le bottiglie di vino, birra e altre bevande alcoliche dovranno portare in evidenza un’etichetta in più colori con l’avvertenza sui pericoli dell’alcol durante la gravidanza.

I ministri della Salute degli stati e territori hanno infatti approvato la nuova etichetta multicolore, raccomandata dall’ente regolatore Food Standards of Australia and New Zealand,

L’etichetta cioè ha un testo in nero, bianco e rosso che recita:

AVVERTENZA GRAVIDANZA: l’alcool può causare danno al tuo bebè per tutta la vita.

Il Ceo della Public Health Association of Australia ha dichiarato in merito:

Avvertimenti più forti e più visibili sui danni dell’alcool in gravidanza che proteggeranno la salute e il futuro di migliaia di bambini australiani.

 

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24