MILANO – “Questo è un concerto incentrato su 13 canzoni urgenti, quelle del mio ultimo disco, che vengono eseguite tutte, e anche le canzoni degli altri dischi che fanno parte della scaletta sono affini. Credo che queste canzoni guadagnino molta più forza nell’esecuzione dal vivo, insieme al pubblico, perché un conto è denunciare una cosa e indignarsi per conto proprio e un conto è invece farlo insieme. La dimensione della comunità in questo concerto è una cosa molto forte”.
Così Vinicio Capossela, due settimane dopo la partenza, parla all’Ansa del suo nuovo tour presentando le date dei prossimi dieci giorni. “Questo – aggiunge – è un concerto nel quale c’è davvero molta musica nel senso che con me c’è una bellissima formazione. E’ un insieme che consente di esprimerci al meglio nella musica in modo tale che poi la parola si possa stagliare con chiarezza”.
Capossela: “Ecco le mie 13 canzoni urgenti”
Il cantautore di origini irpine si sofferma poi anche sull’allestimento dello spettacolo: “E’ un allestimento molto materico perché non ci sono proiezioni, ma ci sono lampadine, una luna gonfiabile, un telone per le luci e basta. Questa dimensione – conclude – fa attraversare tante emozioni, si esce un po’ rivoltati nella coscienza ma anche con speranza”.
Il tour “Con i tasti che ci abbiamo”, che ha debuttato a Carpi lo scorso 8 ottobre e che si concluderà il 30 dicembre a Cagliari, nei prossimi giorni sarà a Catanzaro (26 ottobre), Ragusa (28 ottobre), Catania (29 ottobre), Palermo (30 ottobre), Isernia (2 novembre), Todi (3 novembre), Pescara (4 novembre).