200 anni fa nasceva Artusi

200 anni fa nasceva Artusi, autore del primo codice alimentare

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200 anni fa nasceva Artusi, autore del primo codice alimentare. Il cibo italiano ricorda un pioniere della qualità del cibo italiano

Il 4 agosto di 200 anni fa nasceva Artusi Pellegrino autore cioè de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, il primo codice alimentare dell’Italia unita.

La “Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” uscì per la prima volta nel 1891; oltre ad essere un delizioso ricettario, rappresenta anche il vero punto fermo della tradizione culinaria italiana.

Un inno alla qualità a al rispetto del cibo che oggi sembra riscoprirsi grazie alle maggiori tutele e ai maggiori controlli.

Il codice Artusi inoltre diede un contributo fondamentale per amalgamare, prima a tavola e poi nella coscienza popolare, le diverse realtà regionali.

Un fatto di non poco conto se la tradizione culinaria ancora oggi tiene unito il popolo italiano in un unico senso d’appartenenza.

L’anniversario di nascita del papà della cucina italiana, un personaggio illustre grazie al quale oggi l’agroalimentare italiano è passato da un’economia di sussistenza ha saputo conquistare primati mondiali

Attualmente infatti il Made in Italy a tavola conta:

  • 305 specialità ad indicazione geografica riconosciute a livello comunitario,
  • 524 vini Dop/Igp,
  • 5.155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola,
  • 60mila aziende agricole biologiche.

A ciò va aggiunta anche la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie con Campagna Amica.

Ricorda Pellegrino Artusi anche Coldiretti in occasione del bicentenario del celebre scrittore, gastronomo e critico letterario italiano, nato il 4 agosto a Forlimpopoli:

Un anniversario che deve diventare l’occasione per rilanciare in Italia e nel mondo la vera ristorazione 100% Made in Italy che rischia un crack da 34 miliardi nel 2020 a livello nazionale.

Il tutto a causa della crisi economica, del crollo del turismo e del drastico ridimensionamento dei consumi fuori casa provocati dall’emergenza Coronavirus.

 

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Foto di Divily da Pixabay

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24