15 siti trasmettevano Serie A

15 siti trasmettevano Serie A illegalmente, oscurati !

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Pirateria bloccata dal Nucleo Speciale Beni e Servizi: oscurati 15 siti web poiché trasmettevano illegalmente il campionato di calcio di Serie A

 

Roma, lì 19 gennaio 2020 – Lega Nazionale Professionisti Serie A denuncia pirateria, il Nucleo Speciale Beni e Servizi oscura 15 siti che trasmettevano il campionato.

 


Il mercato della pirateria rappresenta un giro di affari molto fiorente che si regge su una grande quantità di clienti, anche ignari; dunque, come conseguenza si generano danni economici ai titolari dei diritti e non si rispettano i cittadini che onestamente acquistano prodotti regolari.


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Il Tribunale di Roma, Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari, ha disposto il sequestro preventivo mediante oscuramento di 15 siti web; infatti offrivano illegalmente la visione a pagamento degli eventi sportivi relativi, principalmente, al campionato di calcio di Serie A.

A richiedere il provvedimento la Procura della Repubblica, molto attenta a contrastare questo fenomeno che alimenta circuiti economici illeciti; quindi in violazione delle norme che tutelano il diritto d’autore. Il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza ha svolto gli accertamenti, sulla base della denuncia/querela presentata dalla Lega Nazionale Professionisti di Serie A. Quest’ultima è contitolare, insieme alle singole squadre organizzatrici, delle partite di calcio, dei diritti audiovisivi relativi a tutti gli eventi:

  • del Campionato di Serie A Tim;
  • della Coppa Italia;
  • inoltre della Supercoppa;
  • ed anche delle Competizioni Primavera.

Attività illecita dei 15 siti che trasmettevano la Serie A di calcio

In particolare distribuivano contenuti multimediali con la c.d. IPTV (Internet Protocol Television); quindi i “pirati” acquisivano, ricodificavano e poi distribuivano sulla rete internet contenuti i cui diritti fanno capo alle piattaforme TV. Dunque, proponevano agli utenti sottoscrizioni a pagamento, anche in forma di abbonamento, per ricevere i contenuti convertiti in flusso dati su PC, dispositivi portatili o decoder connesso alla rete.

L’obbiettivo principale è quello di individuare:

  • l’organizzazione composta da decine di “reseller”;
  • nonché i numerosi clienti che, acquistando gli abbonamenti, fruiscono illegalmente della visione di eventi “pay per view”, alimentando il circuito criminale.

Infatti non sono da sottovalutare le responsabilità dei fruitori, nei confronti dei quali il Nucleo Speciale ha provveduto a contestare le relative violazioni di natura penale.

 

 

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DI SANTE Paolo

 

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Autore dell'articolo: Paolo Di Sante

Ogni giorno genitori danno tutto per la famiglia, lavoratori si sacrificano per lo stipendio, disoccupati cercano lavoro, imprenditori e professionisti cercano di mandare avanti l'attività. E poi c'è l'Italia, un paese intasato di burocrazia e norme che sembrano remare contro chi si alza la mattina per affrontare la giornata. Tutto ciò ha mosso in me la voglia di pubblicare studi, ricerche ed appunti che sono frutto di oltre un ventennio di lavoro: adempimenti fiscali, civilistici ed amministrativi; servizi alle aziende ed alle persone in campo amministrativo e finanziario. Credo che la diffusione delle informazioni porti equità sociale. Il mio motto preferito: "l'unione fà la forza".